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Sanremo 2026, nessun piemontese tra i Big: domina la Campania e l’unica voce legata a Torino è quella di Levante

Nel cast annunciato al TG1 delle 13.30 nessun artista torinese: l’unico filo con il Piemonte passa dalla cantautrice siciliana cresciuta a Torino

Claudia Lagona in arte Levante

Claudia Lagona in arte Levante

Sanremo 2026 parte con un dato che pesa: nessun artista piemontese è stato selezionato tra i Big che saliranno sul palco dell’Ariston dal 24 al 28 febbraio 2026. L’annuncio è arrivato oggi durante il TG1 delle 13.30, quando il direttore artistico Carlo Conti ha finalmente svelato i trenta nomi dopo il rinvio di una settimana deciso in segno di rispetto per la morte di Ornella Vanoni.

L’assenza totale del Piemonte colpisce soprattutto Torino, città che negli ultimi anni ha illuminato la scena musicale italiana con progetti come i Subsonica, gli Eugenio in Via Di Gioia, Willie Peyote e tante voci nate o cresciute sotto la Mole. E proprio l’ipotesi di un clamoroso ritorno dei Subsonica, circolata negli ultimi giorni, si è sgonfiata con l’annuncio ufficiale: nessuna band torinese sarà in gara.

A riportare idealmente Torino sul palco dell’Ariston ci penserà però Levante, l’unica artista in gara ad avere un legame profondo, biografico e artistico, con il Piemonte.

LEVANTE, L’ARTISTA CRESCIUTA A TORINO CHE TORNA A SANREMO


Nata a Caltagirone nel 1987, Claudia Lagona, in arte Levante, si è trasferita a Torino nel 2001, a quattordici anni, dopo la morte del padre. È qui che ha vissuto per quasi vent’anni, è qui che ha costruito la sua identità musicale, e da qui ha iniziato un percorso che oggi la vede tra le cantautrici italiane più riconoscibili.

Torino, per Levante, non è solo la città della giovinezza ma il luogo dove sono nati i suoi brani più iconici:
“Alfonso”, con il celebre ritornello “Che vita di merda”, scritto e inciso nei primi anni di tentativi e gavetta sotto la Mole;
“Mi manchi”, nata su “un pianoforte sgangherato” in un appartamento torinese, un brano che porta l’impronta emotiva delle sue stanze di allora.

Da Torino iniziano anche i suoi primi concerti, le collaborazioni, le aperture ai live dei grandi artisti. Sempre da qui parte la strada che la conduce al successo nazionale con Manuale distruzione nel 2014, al duetto con Max Gazzè, ai tour internazionali, a festival come il SXSW in Texas e a collaborazioni con realtà del mondo moda come Gucci e Trussardi.

Nel 2020 Levante debutta al Festival di Sanremo con “Tikibombom”, brano diventato subito un manifesto personale e generazionale, classificandosi al dodicesimo posto. Tornerà poi nel 2023 con “Vivo”, un pezzo in cui racconta anche la sua esperienza con la depressione post-partum, tema che ha scelto di affrontare pubblicamente.

Sanremo 2026 sarà la sua terza partecipazione: un ritorno maturo, consapevole, e fortemente simbolico per chi a Torino l’ha vista crescere e cercare la propria voce.

UN’EDIZIONE SENZA PIEMONTE, MA NON SENZA TORINO


L’assenza di artisti piemontesi resta un dato evidente e sorprendente. Ma nel cast del 2026, Torino ci sarà comunque: ci sarà nei ricordi, nelle parole, nei suoni e nei testi che Levante ha costruito durante gli anni trascorsi sotto la Mole, prima di trasferirsi a Milano.

La cantautrice tornerà così sul palco dell’Ariston portando con sé una storia personale e artistica che continua a parlarne, e che affonda le sue radici proprio in Piemonte.

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