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30 Novembre 2025 - 17:52
Giulia Guazzora non ha più il sostegno del PD? A San Mauro la Giunta traballa (foto: Guazzora e Nicosia)
A San Mauro Torinese, il Partito Democratico e la Lista Guazzora vanno sempre di più in direzioni diverse. Diversissime. È il bilancio che emerge dall'ultima seduta del Consiglio comunale, quando il centrosinistra cittadino si è mostrato diviso su molti temi, in modo più o meno esplicito: dall'astensione del vicesindaco Dem sul documento d'indirizzo per il nuovo piano regolatore all'adesione alla Solar Valley, passando per la nomina del nuovo assessore Parola.
Il PD, stando alle parole della consigliera Nicosia, si è "stufato" della scarsa capacità della Giunta (sempre di più a guida "Guazzora & Company") di comunicare con i propri alleati sui progetti da portare avanti. Un grave problema comunicativo, una Giunta che non sa governare o un PD che non vuole più chinare la testa e inizia a ricordarsi del proprio peso politico?
All'indomani del Consiglio comunale, Paola Antonetto (Fratelli d'Italia) commenta così quanto successo mercoledì sera: «Questo Consiglio comunale è l'emblema di una situazione ormai evidente: la sindaca e i suoi non tengono nella giusta considerazione il vero "azionista di maggioranza" del centrosinistra, il partito che ha preso più voti alle ultime elezioni, ovvero il PD. Il segretario provinciale Mazzù è appiattito ai desiderata di Giulia Guazzora. Se il segretario provinciale tenesse al suo partito, ai suoi elettori e ai suoi iscritti a San Mauro, non permetterebbe tutto questo».
Paola Antonetto
Le sue parole si riferiscono a tutto l'insieme delle divergenze emerse sia negli ultimi giorni che nei mesi scorsi. A maggio 2025, l'assessore Dem Emanuele Durante (con delega all'urbanistica) si era dimesso in circostanze non del tutto chiare: ufficialmente per motivi di lavoro fuori dal municipio, ma con molti punti interrogativi rimasti in sospeso, vista anche la sua frase emblematica «all'interno della Giunta non abbiamo mai avuto problemi né ottimi rapporti», segno di come ci fossero spesso visioni e progetti diversi all'interno dell'esecutivo sanmaurese.
Da maggio a novembre, la Giunta si è ritrovata con un assessore in meno, salvo poi nominare Aldo Parola qualche settimana fa. Un assessore del PD che esce, un "guazzoriano" che entra – e che non si capisce con quale lista sia entrato, visto che "Impegno per San Mauro" non si è presentata alle elezioni, mentre Parola è l'unico rappresentante in tutta Italia di "Centro Civico", un partito tutto suo.
«Durante il Consiglio – commenta Antonetto – non sono voluta entrare in quella bagarre su Parola. La tematica ha suscitato ilarità, ma il tema fa tutt'altro che ridere. Il PD ha perso un posto in Giunta e non viene tenuto nella giusta considerazione. Ci sono volute due o tre mie mozioni perché la Guazzora riempisse comunque quel buco rimasto vuoto in Giunta, salvo poi mettere uno dei suoi».
Rimane aperta anche la questione spinosa di chi prenderà invece il posto di Parola come consigliere di maggioranza, visto che quello scranno rimane al momento vuoto. La prima persona chiamata a subentrare, in base al regolamento comunale, ha rifiutato l'incarico, mentre la seconda è all'estero e irreperibile.
«Anche la terza dirà di no, e a questo punto si passerà alla quarta: Diego Innocenti. Ma è una persona che Giulia Guazzora non vuole, perché non è un suo "yes-man" come Parola, Fogli o tanti altri. E la Guazzora lo sa: è una persona che vuole essere adeguatamente informata prima di votare un qualsiasi documento», aggiunge Antonetto.
Dopo quanto successo mercoledì sera, quando i consiglieri del PD Nicosia e Spiandore si sono "ribellati" contro la Giunta, avere un fedelissimo in meno tra i banchi della maggioranza potrebbe costare caro alla sindaca.
«Nicosia ha parlato; Spiandore no, ma ha comunque agito. Chapeau per tutti e due. Forse il PD si sta ricordando del suo peso politico a San Mauro e non ha più voglia di alzare la "manina" a comando, però il capogruppo Lazzarini non è intervenuto. Il messaggio è chiaro: il PD si sta finalmente stufando di essere tenuto in una nicchia, nonostante il suo segretario provinciale. Io parlo ogni giorno con tanti cittadini, sia elettori di Fratelli d'Italia che del Partito Democratico, e tanti che hanno votato PD alle ultime elezioni si sentono traditi e stanchi», commenta Antonetto.
Queste parole assumono particolare peso guardando sia al 2026 che al 2027, tra l'avvio della prossima campagna elettorale e le elezioni comunali, per le quali Giulia Guazzora ha già espresso la sua volontà di ricandidarsi. Bisogna però vedere quale sarà il rapporto tra la sua lista e il PD nei prossimi mesi, e se le divergenze non saranno talmente forti da farli correre separati con candidati diversi.
In questo scenario, la seduta di mercoledì appare come un vero spartiacque. Nessuno, fino a pochi mesi fa, avrebbe immaginato un centrosinistra così diviso, con una sindaca che procede a strappi sempre più decisi e un Partito Democratico che, per la prima volta, alza platealmente la voce. E il dato più politico è forse proprio questo: la frattura non nasce dall’opposizione, ma da dentro la maggioranza.
Gli equilibri che avevano retto finora sembrano scricchiolare, e la sensazione è che da qui alle prossime settimane nulla sarà più come prima. La maggioranza si regge ancora sui numeri, ma senza un rapporto solido tra la Lista Guazzora e il PD, ogni votazione rischierà di trasformarsi in un campo minato.
Il 2026 arriverà con un bilancio difficile e un piano regolatore tutto da riscrivere; il 2027 porterà le elezioni. Ed è lì che si capirà davvero se il centrosinistra sanmaurese avrà imparato qualcosa da questi mesi di tensioni o se, al contrario, questa crepa continuerà ad allargarsi. Perché, al netto delle dichiarazioni, una cosa ormai è evidente: la lista della sindaca e il Partito Democratico non sembrano più camminare nella stessa direzione. E la domanda che serpeggia tra dentro e fuori dal municipio è sempre la stessa: quanto durerà ancora questa convivenza forzata?

Grazia Rita Nicosia
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