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Cronaca

Falsi letturisti a Rondissone, l’allarme del Comune: «Non aprite la porta, chiamate subito i carabinieri»

A Rondissone segnalati finti operatori dei contatori: cresce la preoccupazione tra i residenti

Falsi letturisti a Rondissone

Falsi letturisti a Rondissone, l’allarme del Comune: «Non aprite la porta, chiamate subito i carabinieri»

A Rondissone è scattato l’allarme. Nelle ultime ore sono arrivate diverse segnalazioni di persone che si aggirano per le vie del paese presentandosi come operatori per la lettura dei contatori, ma che operatori non sono affatto. Un avviso secco, urgente, arrivato dal Comune e rilanciato sui canali informativi ufficiali: «Fare attenzione e avvisare immediatamente le forze dell’ordine o i carabinieri in caso di dubbi o richieste anomale». Una comunicazione che non lascia spazio a interpretazioni e che richiama, ancora una volta, il rischio di truffe porta a porta nei piccoli centri.

Secondo le prime informazioni, i finti tecnici si presenterebbero senza preavviso, bussando alle abitazioni con la scusa di dover controllare acqua, luce o gas. Una strategia ben nota, spesso utilizzata per introdursi nelle case dei residenti — in particolare anziani — e tentare furti, raggiri o sopralluoghi mirati per colpire successivamente. Nessuna azienda, confermano le autorità, ha programmato letture straordinarie in questi giorni; nessun operatore è stato inviato sul territorio.

Il Comune invita i cittadini a non aprire mai la porta a chi non è dotato di tesserino identificativo, divisa, cartellino leggibile e soprattutto comunicazione preventiva. Ogni dubbio deve diventare una telefonata immediata: il 112 resta il numero di riferimento per segnalare movimenti sospetti e consentire un intervento tempestivo dei carabinieri.

A Rondissone, purtroppo, questo tipo di falsi operatori non è una novità. Negli ultimi anni diversi tentativi di truffa sono stati sventati grazie alla prudenza dei residenti e alla rapidità delle forze dell’ordine. Le modalità cambiano poco: una storia credibile, un tono rassicurante, la presunta urgenza di una verifica tecnica. Il meccanismo è sempre lo stesso: creare fiducia, entrare in casa, poi agire.

Le autorità ribadiscono che nessun incaricato può pretendere accesso senza preavviso e che, in caso di reali verifiche, le aziende forniscono sempre comunicazioni chiare e riconoscibili. Il messaggio è semplice ma decisivo: diffidare, verificare, segnalare.

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