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I treni tornano a fermare a Sant’Antonino: la valle riconquista una sosta strategica

Ripristino della fermata a Sant’Antonino sulla Torino–Bardonecchia da metà dicembre, decisione di Regione e Trenitalia su richiesta locale.

Treni che tornano a fermare a Sant’Antonino: la valle riconquista una sosta strategica

Una fermata che ritorna può cambiare la geografia della vita quotidiana. Da metà dicembre, con l’entrata in vigore dell’orario invernale, i treni della linea Torino–Bardonecchia torneranno a fermarsi alla stazione di Sant’Antonino dopo molti anni. Una scelta attesa, che promette di ridare centralità a un presidio di mobilità cruciale per pendolari, studenti e famiglie.

La stazione ferroviaria di Sant’Antonino “sale di rango” grazie al ripristino della fermata dei convogli che ogni giorno collegano Torino a Bardonecchia. Non si tratta di un ritocco marginale: la presenza della sosta restituisce alla comunità un accesso diretto alla principale dorsale ferroviaria dell’area, con potenziali ricadute su tempi di viaggio, servizi e vivibilità.

Regione e Trenitalia hanno annunciato di aver accolto la richiesta presentata dal Comune di Sant’Antonino e dall’Unione montana. È un passaggio istituzionale significativo: la programmazione dell’offerta ferroviaria si allinea a una domanda espressa dal territorio, segno di un dialogo concreto tra amministrazioni locali e gestori del servizio.

- Rafforza il diritto alla mobilità quotidiana, rendendo più semplice raggiungere scuola, lavoro e servizi sanitari. - Incentiva l’uso del trasporto pubblico, con effetti positivi su traffico e qualità dell’aria. - Può sostenere il commercio di prossimità e l’attrattività residenziale, riducendo l’isolamento percepito. - Restituisce alla stazione un ruolo di snodo, con benefici anche in termini di sicurezza e presidio urbano. Sono considerazioni prudenti ma fondate: quando una fermata torna operativa dopo una lunga pausa, l’effetto rete tende a moltiplicare le opportunità, specie su una linea frequentata come la Torino–Bardonecchia.

In attesa dei dettagli operativi, restano da conoscere: i numero delle corse che effettueranno la fermata e loro frequenza; le fasce orarie interessate (prime e ultime corse, fasce di punta); -gli eventuali adeguamenti infrastrutturali o di accessibilità della stazione; le integrazione con i servizi autobus locali e con la bigliettazione; le comunicazioni ufficiali su tempistiche precise e materiali rotabili impiegati.

Con l’avvicinarsi del cambio d’orario, si attende la pubblicazione dei tracciati e degli orari aggiornati. Sarà il momento per utenti e amministrazioni di verificare la risposta del servizio alle esigenze quotidiane e, se necessario, di tarare ulteriormente l’offerta. Per ora, la direzione è chiara: rimettere al centro le comunità, riavvicinandole con una fermata che vale molto più dei pochi minuti di sosta.

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