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Taxi e Ncc, a Torino un inedito asse sui controlli: la Lega applaude la stretta del Comune

Dati in crescita, aree sensibili presidiate e una falla amministrativa ancora aperta: tra Lega e Giunta Lo Russo emerge un inatteso punto d’intesa

Taxi e Ncc, a Torino un inedito asse sui controlli: la Lega applaude la stretta del Comune

Taxi e Ncc, a Torino un inedito asse sui controlli: la Lega applaude la stretta del Comune (foto: Lo Russo)

Una convergenza politica rara, tanto più in un momento in cui il confronto tra la Lega e l’Amministrazione Lo Russo è segnato dalla polemica permanente e da settimane infuocate sul caso del Barattolo. Lunedì 24 novembre, in Sala Rossa, la scena cambia improvvisamente registro: durante la sessione delle interpellanze che anticipa il Consiglio comunale, la deputata e consigliera comunale Elena Maccanti riconosce pubblicamente il lavoro dell’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda sul fronte dei controlli a taxi abusivi e Ncc, un tema che negli ultimi mesi ha sollevato allarme sociale e pressioni crescenti da parte della categoria dei tassisti.

L’interpellanza di Maccanti chiedeva di fare il punto sull’azione della Polizia locale contro gli abusivi “puri” e contro gli Ncc che operano in violazione delle regole, in particolare nelle ore notturne e nelle zone più esposte della città. A risponderle è stato l’assessore Porcedda, che ha presentato una fotografia aggiornata dell’attività svolta fino ai primi giorni di novembre: un quadro che, dati alla mano, ha strappato un apprezzamento inatteso da parte dell’opposizione leghista.

Le cifre, illustrate dall’assessore, indicano un aumento significativo dei controlli rispetto all’anno precedente. Sono stati effettuati 39 controlli in fascia serale e notturna e 253 di giorno. Gli Ncc fermati sono stati 112, con 39 sanzioni comminate per irregolarità. Sui tassisti abusivi, i controlli dedicati sono stati 32 e hanno fatto emergere 8 irregolarità e 16 multe. Sempre per contrastare l’abusivismo, da inizio anno sono arrivate alla casella email predisposta dal Comune 144 segnalazioni da parte dei cittadini, che restano un tassello essenziale del monitoraggio sul territorio.

Particolarmente delicata è la questione dei Comuni che hanno rilasciato le licenze Ncc. Torino, ha spiegato Porcedda, ha inviato 24 segnalazioni su presunti usi non conformi della licenza, ma non ha ricevuto risposte sui provvedimenti eventualmente adottati dalle amministrazioni coinvolte. Per questo, l’assessorato ha richiesto ai Comuni della Città metropolitana l’elenco delle targhe dei veicoli Ncc, per costruire un database unico che consenta verifiche più rapide ed efficaci.

Maccanti, nel suo intervento, ha sottolineato come i numeri forniti rappresentino un cambio di passo. «Non per maniera, perché da quando è arrivato lei i controlli sono decisamente aumentati: ce lo dicono i numeri e la volontà espressa dall’Amministrazione comunale», ha dichiarato, paragonando i dati attuali a quelli dell’anno precedente, quando i controlli notturni erano stati 22 contro gli attuali 39, e quelli diurni 77 contro i 253 registrati nel 2025.

Nella risposta, Porcedda ha indicato i luoghi più sensibili: l’Allianz Stadium durante l’uscita dei tifosi, le discoteche e i locali notturni, le principali aree della movida torinese. In questi punti è attivo un presidio mirato dalle 0 alle 7, volto sia a scoraggiare i tassisti abusivi sia a verificare la regolarità degli Ncc, in particolare il rispetto del vincolo territoriale con il Comune che ha emesso la licenza.

A rendere questo fronte comune ancora più insolito è il contesto politico in cui si inserisce. Da mesi, infatti, il rapporto tra la Lega e la Giunta Lo Russo è segnato da scontri ripetuti, con il capogruppo Fabrizio Ricca spesso protagonista di attacchi duri sui temi della sicurezza urbana. La convergenza sul dossier taxi e Ncc non cancella il clima di tensione, ma apre uno spiraglio inedito, fondato su un obiettivo condiviso: garantire sicurezza, concorrenza leale e tutela degli utenti più vulnerabili.

Sotto il profilo politico, Maccanti ha sintetizzato così la ratio del suo interesse sul tema: «È uno dei motivi per i quali faccio politica», ha detto riferendosi alla lotta all’abusivismo. E ha messo in evidenza la tutela di tre categorie: tassisti, Ncc regolari e utenti, soprattutto giovani che nelle ore notturne cercano un passaggio sicuro per tornare a casa. «Bene — ha concluso —, poi certo se è possibile fare un piccolo sforzo più ancora meglio. I tassisti abusivi stanno creando allarme sociale e problemi per la categoria delle macchine bianche».

Resta ora da capire se questa sintonia resterà circoscritta alla materia o se potrà rappresentare un precedente utile a superare almeno sul piano amministrativo le contrapposizioni politiche. Perché sul tavolo rimangono elementi irrisolti: l’assenza di risposte dai Comuni che rilasciano le licenze Ncc, la necessità di un database unico e l’esigenza di incrementare i controlli in alcuni quadranti della città dove l’abusivismo resta più competitivo dei servizi regolari. Intanto, i numeri fanno emergere un quadro in evoluzione, con la macchina dei controlli che ha decisamente aumentato il ritmo. E, almeno per un giorno, maggioranza e opposizione hanno riconosciuto una priorità comune: rimettere ordine in un settore strategico per la mobilità urbana e per la sicurezza dei cittadini.

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