Aruba e Politecnico rinnovano l'alleanza: al centro dell'attenzione ricerca e formazione digitale

La partnership tra Aruba e il Politecnico di Torino riparte con un nuovo accordo triennale che mira a consolidare un legame ormai strategico nel panorama dell’innovazione italiana. L’intesa, annunciata oggi, rilancia una collaborazione che negli ultimi anni ha già prodotto progetti congiunti e percorsi formativi avanzati, e punta ora a esplorare alcune delle frontiere più delicate e decisive dell’ecosistema digitale: sicurezza dei dati, quantum computing e applicazioni dell’intelligenza artificiale per infrastrutture sempre più efficienti.

Le attività previste si muoveranno su due binari paralleli. Il primo riguarda il fronte della ricerca applicata, con il coordinamento del dipartimento R&D di Aruba e con linee di lavoro già definite per il triennio 2025-2027. Il focus è ambizioso: sviluppare tecnologie di crittografia omomorfica e di confidential computing, studiare la post-quantum cryptography, approfondire le potenzialità del quantum computing e applicare l’intelligenza artificiale alla gestione e ottimizzazione delle infrastrutture IT. Tra le possibili applicazioni, una manutenzione predittiva più accurata, orchestrazioni automatizzate basate su IA e soluzioni orientate al green cloud computing, insieme alla verticalizzazione di modelli transformer.

Il secondo ambito riguarda la formazione: attraverso Aruba Academy, la collaborazione punta a sostenere la crescita di giovani talenti STEM e a rafforzare il dialogo tra università e impresa. Lo farà tramite tesi di laurea, dottorati, borse di studio, stage e programmi di alta specializzazione che permetteranno agli studenti di confrontarsi con casi reali, entrando nei processi di innovazione industriale.

Il valore dell’accordo è stato sottolineato dai protagonisti.
Marco Mangiulli, chief Innovation Officer di Aruba, ha ricordato la centralità dei settori coinvolti: «Lavoreremo insieme su progetti di ricerca in ambiti strategici come cyber security e intelligenza artificiale, e su percorsi formativi che permettano agli studenti di trasformare le competenze acquisite in opportunità professionali reali».
Antonio Lioy, professore ordinario del Dipartimento di Automatica e Informatica, ha evidenziato la ricaduta diretta sul Politecnico: «La collaborazione con Aruba permetterà di applicare i risultati delle ricerche a casi industriali concreti, guadagnando esperienze fondamentali per migliorare le soluzioni proposte e individuare problemi nuovi su cui lavorare».

L’accordo conferma Torino come uno dei poli nazionali più dinamici nel rapporto tra ricerca accademica e innovazione industriale. In un settore in cui la velocità dei cambiamenti rischia di lasciar indietro competenze e tecnologie, l’intesa tra Aruba e Politecnico guarda nella direzione opposta: costruire un ecosistema di conoscenze solido, aggiornato, capace di affrontare le sfide della sicurezza digitale e dell’innovazione avanzata.

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