Casa di riposo “Città di Asti”, venduta per 7,5 milioni: Sanitalia Health Care si aggiudica la struttura

La lunga e travagliata storia della casa di riposo Maina – Città di Asti compie un passo decisivo. Con un’offerta da 7 milioni e 550 mila euro, la struttura è stata aggiudicata a Sanitalia Health Care, al termine dell’asta del 21 novembre, che ha finalmente raccolto una proposta concreta dopo tre tentativi andati deserti. È un passaggio che arriva a quasi tre anni dal fallimento del dicembre 2022, uno dei colpi più duri per il sistema socioassistenziale astigiano.

L’asta, partita da una base di 4,8 milioni, ha segnato la prima vera svolta dopo mesi di attesa. A gestirla sono stati i tre commissari liquidatori — Luca Geninatti Satè, Roberto Frascinelli e Alberto Abbate — nominati dal Tribunale di Asti nel marzo 2023 con il compito di fare ordine in una vicenda diventata emblematica delle fragilità strutturali del settore. Proprio loro oggi confermano l’aggiudicazione, ma invitano alla prudenza: è in corso il complesso iter di verifiche previsto dalla legge e solo una volta completato sarà possibile arrivare al trasferimento definitivo della proprietà.

Secondo le stime dei liquidatori, la compravendita potrebbe essere formalizzata nel primo semestre del 2026, con l’incasso dell’intera cifra e il passaggio ufficiale della struttura alla nuova proprietà. Un orizzonte temporale non breve, che tuttavia segna la fine delle incertezze e apre la strada a una fase di stabilizzazione che il territorio aspetta da tempo.

Nel ringraziare istituzioni e amministrazione locale, i commissari hanno rivolto un pensiero particolare al prefetto Claudio Ventrice, che ha seguito da vicino le tappe più delicate della procedura. Hanno inoltre ribadito l’impegno a informare autorità e sindacati sullo stato d’avanzamento dell’iter fino alla conclusione dell’operazione.

Per Asti, la vendita della casa di riposo rappresenta uno snodo decisivo: una struttura storica, colpita da una crisi lunga e dolorosa, torna ad avere una prospettiva concreta. Il futuro dipenderà ora dai piani e dagli investimenti che Sanitalia Health Care deciderà di mettere in campo, in un settore in cui la solidità gestionale non è solo un requisito amministrativo, ma una garanzia di tutela per i più fragili.

La città, intanto, guarda con cauta fiducia al 2026, quando la vicenda dovrebbe finalmente trovare la sua ultima pagina.

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