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14 Novembre 2025 - 18:47
Filatoio di Caraglio, firmato il protocollo che rilancia il sito nel triennio 2026-2028
Il rilancio del Filatoio di Caraglio non è più una promessa: da oggi è un impegno firmato. Il protocollo d’intesa per il triennio 2026-2028 segna l’inizio di un progetto che cambia il destino del complesso seicentesco, mettendo attorno allo stesso tavolo Regione Piemonte, Comune di Caraglio, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Fondazione CRT, Banca di Caraglio e Fondazione Artea. Una rete istituzionale rara per dimensione e solidità, che punta a trasformare il Filatoio in un polo culturale stabile, riconoscibile e competitivo a livello nazionale.
La firma è avvenuta all’interno del Filatoio, davanti ai rappresentanti delle istituzioni regionali e territoriali. Presenti gli assessori Gian Luca Vignale e Marco Gallo, la sindaca Paola Falco, delegati delle tre fondazioni bancarie, il presidente della Banca di Caraglio Livio Tomatis, i vertici della Fondazione Artea Marco Galateri di Genola e Davide De Luca, oltre al presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo. L’assessora alla Cultura Marina Chiarelli ha partecipato con un videomessaggio.
Il protocollo definisce una strategia comune: rafforzare il Filatoio come bene faro del territorio. Non solo restauri e manutenzione, ma un piano culturale strutturato, una governance condivisa e una programmazione pluriennale pensata per crescere nel tempo. L’obiettivo è chiaro: fare del Filatoio un magnete culturale, capace di attirare pubblico piemontese, nazionale e internazionale.
Dal 2026, tutti gli enti firmatari contribuiranno al fabbisogno economico del progetto e parteciperanno al Tavolo di Coordinamento che seguirà passo dopo passo ogni sviluppo. La Fondazione Artea continuerà a gestire e programmare le attività culturali, mentre il Comune di Caraglio garantirà gli spazi e la manutenzione.
La programmazione triennale comprenderà mostre di rilievo internazionale, attività pubbliche, iniziative dedicate al Museo del Setificio Piemontese e un percorso di ampliamento e diversificazione dei pubblici. La linea guida è valorizzare la storia del complesso e allo stesso tempo aprirlo ai linguaggi contemporanei, creando un presidio culturale vivo e riconoscibile.
Il piano economico del 2026 ammonta a 504.000 euro. Le quote stanziate sono: Regione Piemonte 75.000 euro, Comune di Caraglio 30.000, Compagnia di San Paolo 100.000, Fondazione CRC 100.000, Fondazione CRT 100.000, Banca di Caraglio 25.000. I restanti 74.000 euro saranno coperti da Fondazione Artea, grazie ai ricavi delle attività. Per il 2027 e il 2028 i contributi saranno definiti con atti successivi.
In questo percorso, pesa anche il successo delle iniziative recenti. Attualmente il Filatoio ospita la grande mostra “Helmut Newton. Intrecci”, curata da Matthias Harder e visitabile fino al 1° marzo 2026: oltre 100 fotografie, alcune inedite, esposte grazie a collaborazioni internazionali.
Le istituzioni regionali parlano di svolta. Il presidente Alberto Cirio e gli assessori Chiarelli, Vignale e Gallo sottolineano: «Il Filatoio è un patrimonio unico. Questo protocollo rafforza il ruolo della cultura come leva di sviluppo e consolida un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e fondazioni».
La sindaca Paola Falco parla di traguardo storico: «Un risultato che aspettavamo da anni. Le fondazioni hanno creduto nel Filatoio e nelle sue potenzialità. Con Artea abbiamo costruito un percorso solido: ora possiamo farlo crescere».
Il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo ribadisce il valore identitario del complesso, mentre le fondazioni bancarie richiamano l’importanza della cooperazione territoriale. Ezio Raviola (Compagnia di San Paolo) parla di «sviluppo sostenibile della cultura». Mauro Gola (CRC) evidenzia il ruolo del Filatoio nel rafforzare comunità e attrattività. Anna Maria Poggi (CRT) richiama un «percorso che unisce tutela e innovazione».
Per il presidente di Fondazione Artea Marco Galateri di Genola, il protocollo è una svolta: «In tre anni abbiamo registrato oltre 65.000 visitatori. Ora il Filatoio può affermarsi come polo culturale di riferimento per l’intera regione».
Con la firma del protocollo, il Filatoio entra in una dimensione nuova: un progetto strutturato, multilivello, sostenuto da una rete ampia e da un disegno culturale preciso. Un percorso che punta a trasformare uno dei luoghi simbolo del Piemonte in un centro stabile di produzione e diffusione culturale.

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