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01 Novembre 2025 - 22:14
È una puntata che resterà nella memoria di Ballando con le stelle quella andata in onda sabato 1° novembre, la sesta della stagione 2025. Non solo per il verdetto al filo di lana tra Beppe Convertini e la Signora Coriandoli, risolto da un soffio del pubblico, ma per il clima sospeso, quasi raccolto, che ha accompagnato l’assenza di Andrea Delogu, colpita da un dolore indicibile: la morte del fratello Evan, appena diciottenne, in un incidente stradale a Bellaria-Igea Marina.
La showgirl e conduttrice, presenza fissa nel cast, non era in studio. Il suo posto è rimasto vuoto, riempito solo da un silenzio rispettoso. Accanto a lei, fuori dalle telecamere, c’era però un volto che il pubblico piemontese conosce bene: Nikita Perotti, il ballerino e coreografo originario di Chivasso, che con lei forma una delle coppie più seguite di questa edizione. È stato lui, con discrezione e affetto autentico, a rappresentare la loro squadra durante la serata, dopo essere stato presente anche ai funerali di Evan, celebrati venerdì 31 ottobre.
Un gesto silenzioso, ma che ha parlato più di mille parole. Perotti non ha voluto apparire né commentare, ma chi c’era racconta di un sostegno discreto e costante, di un amico che ha scelto di esserci, senza esibire nulla. Milly Carlucci, aprendo la puntata, ha dedicato un pensiero alla collega: «Noi siamo come i teatranti, dobbiamo andare in onda qualsiasi cosa accada, perché il nostro compito è portare evasione e speranza». Parole che hanno attraversato lo studio di Rai 1 con la delicatezza di un applauso che non osa interrompere il dolore.
In platea, la tensione tra gara e commozione era palpabile. La giuria – Zazzaroni, Canino, Smith, Lucarelli, Mariotto – ha fatto il proprio mestiere, ma il ritmo della serata è cambiato. Le risate hanno ceduto spazio al rispetto, e persino lo spareggio tra Convertini e Coriandoli, chiuso con un 51% risicatissimo, è sembrato meno un verdetto televisivo e più un passaggio di resistenza, un modo per tenere viva la macchina dello spettacolo in una settimana di dolore.

Beppe Convertini
Poi la sorpresa: la wild card di Sara Di Vaira, che ha permesso alla Signora Coriandoli di restare in gara. Una scelta che ha alleggerito il finale, restituendo al programma quella vena umana che da sempre ne è la forza. Sul palco, spazio anche al fascino del varietà con le due “Ballerine per una notte”, Claudia Gerini e Claudia Pandolfi, protagoniste di una coreografia elegante sulle note di All that jazz dal musical Chicago.
Ma al di là dei numeri, delle esibizioni e dei voti, la sesta puntata ha raccontato soprattutto un’umanità condivisa. E in quella umanità, il gesto di Nikita Perotti, il ragazzo del Canavese diventato volto nazionale grazie alla danza, ha assunto un significato più profondo: la solidarietà silenziosa di chi resta vicino quando le luci si spengono.
Il pubblico sui social lo ha notato. Messaggi di affetto, commenti, parole di stima. “Nikita è un esempio di sensibilità”, ha scritto una spettatrice. “Un amico vero”, ha aggiunto un’altra. Anche l’amica di sempre di Delogu, Ema Stokholma, ha voluto esserle accanto. Tutti insieme, senza telecamere, in una sorta di abbraccio collettivo che va oltre il palcoscenico.
La prossima settimana si capirà se Andrea Delogu tornerà in pista. Nessuno, né Milly Carlucci né i giudici, la pressa. La decisione sarà solo sua. Ma una cosa è certa: qualunque sia il momento del rientro, Ballando con le stelle ha già scritto la sua pagina più intensa, quella in cui la danza si è fermata e il cuore ha continuato a muoversi.

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