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20 Ottobre 2025 - 21:47
L’albero di Falcone sbarca in Piemonte: radici di legalità contro l’indifferenza
Il Piemonte diventa la prima regione d’Italia a ricevere l’Albero di Giovanni Falcone, un gesto dal valore altamente simbolico che intreccia memoria, legalità e tutela ambientale. La cerimonia si è svolta oggi nella Sala Trasparenza del Palazzo regionale, dove la pianta verrà custodita come simbolo permanente dell’impegno civile e istituzionale contro ogni forma di criminalità organizzata.
L’albero, una talea del celebre ficus che cresce davanti alla casa palermitana del giudice assassinato nel 1992, è stato donato dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Pieve Santo Stefano (Arezzo) nell’ambito del progetto nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica. Un’iniziativa che unisce educazione ambientale e promozione della cultura della legalità, coinvolgendo centinaia di scuole italiane e già oltre 500 mila piantine messe a dimora in tutto il Paese.
Alla cerimonia erano presenti il presidente della Regione Alberto Cirio, gli assessori Marina Chiarelli, Maurizio Marrone e Andrea Tronzano, insieme al Colonnello Alberto Veracini, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Pieve Santo Stefano, e al Colonnello Valerio Cappello, comandante della Regione Carabinieri Forestale Piemonte.
«Siamo molto orgogliosi di essere la prima Regione d’Italia a ricevere questo albero che custodiremo nella nostra Sala della Trasparenza» ha dichiarato Cirio. «Avere qui l’albero di Falcone per noi ha un significato enorme: ci ricorda che ogni giorno dobbiamo lavorare per la legalità, seminando buoni simboli di giustizia. Lo cureremo non solo bagnandolo e potandolo, ma anche facendo bene il nostro lavoro come amministratori pubblici».
Un messaggio condiviso dagli assessori Chiarelli, Marrone e Tronzano, che hanno sottolineato come «questa pianta non sia solo un albero, ma un simbolo vivo del coraggio e del sacrificio di chi ha dato la propria vita per difendere lo Stato. Portarlo nel cuore delle istituzioni piemontesi significa riaffermare ogni giorno il nostro impegno per la legalità, la trasparenza e la responsabilità».
La donazione nasce da un incontro tra l’assessore Chiarelli e il Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità durante la “Giornata delle famiglie” alla Reggia di Venaria, e rappresenta un segno concreto di collaborazione tra forze dell’ordine e istituzioni locali. «Facciamo questa donazione come gemma di legalità», ha spiegato il colonnello Veracini. «È importante prevenire i reati rafforzando la cultura della legalità, soprattutto partendo dalle scuole. È la prima volta che consegniamo questo albero a una Regione».
Il comandante Cappello ha aggiunto: «Siamo lieti di partecipare a un’iniziativa che rappresenta pienamente i nostri valori di tutela dell’ambiente e della legalità. Questo momento rafforza ulteriormente il legame con la Regione, che immaginiamo crescerà ancora di più in futuro».
Ogni piantina dell’Albero di Falcone è georeferenziata, dotata di un QR code e inserita in una piattaforma digitale nazionale che consente di seguirne la crescita e misurare la quantità di anidride carbonica assorbita. Un gesto concreto che unisce memoria e sostenibilità, simbolo di un impegno che non vuole essere solo celebrativo ma quotidiano.
La Regione Piemonte, da parte sua, rivendica da tempo un percorso di trasparenza e legalità, con il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) e l’istituzione della “Giornata regionale della gratitudine alle forze dell’ordine per il contrasto alle mafie”. L’arrivo dell’Albero di Falcone rappresenta così un ulteriore tassello in questa direzione, un monito silenzioso e costante: la legalità va coltivata, come una pianta, con cura, costanza e responsabilità.
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