AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
20 Ottobre 2025 - 10:09
Torino, notte di degrado al Parco Sempione: carrelli abbandonati, rifiuti ovunque e via Boccherini ridotta a discarica
Stanotte, al Parco Sempione di Torino, non si è dormito. Si è “festeggiato”. O almeno così la chiamano, quella che è ormai diventata una consuetudine: musica, bottiglie, urla, rifiuti ovunque. All’alba, il risveglio dei residenti è stato amaro. Tre carrelli del supermercato abbandonati nel prato; un bidone dell’immondizia rovesciato, con il contenuto sparso dappertutto; cartacce, bottiglie rotte, resti di cibo e un odore nauseante che si spande tra gli alberi.
Su una panchina, un uomo dorme avvolto in una coperta logora, mentre altri si aggirano per il parco, escono dai cancelli e si disperdono per le strade, indisturbati. “Non si capisce chi siano e cosa facciano, ma ormai è la normalità”, racconta chi vive nei dintorni.
Qualcuno nota una grossa auto bianca, tipo Suv, che accosta davanti all’ingresso: due ragazzi scendono e spariscono nel buio, nel “solito posto”, come dicono i residenti.
E a completare la scena, un uomo con un gilet arancione con la scritta “staff” che, con aria di chi sa bene dove andare, spinge un carrello pieno di oggetti verso corso Venezia.
“Dentro c’era di tutto — raccontano — sembrava un trasloco o un mercato ambulante improvvisato”.
Il paragone che fa un residente è impietoso ma azzeccato: “Sembra di essere sul set di The Walking Dead”. Solo che qui non c’è nessuna troupe televisiva, e nessun effetto speciale. Solo degrado vero, quotidiano, senza regia e senza vergogna.
E non finisce lì. Perché via Luigi Boccherini, che costeggia il parco, non offre uno spettacolo migliore. Sacchi dell’immondizia lasciati giorni interi, bottiglie rotte sui marciapiedi, carrelli abbandonati, bivacchi improvvisati. Quando cala il sole, la zona cambia volto: chi può se ne va, chi resta convive con spaccio, rumori e paura.
Torino si riempie di piani per la “rigenerazione urbana”, di manifesti colorati e slogan sulla “sostenibilità”. Ma basta fare due passi in Barriera di Milano per capire che la città reale è un’altra. Una città dimenticata, dove la pulizia è un miraggio e la sicurezza una parola di moda. Qui, i parchi pubblici diventano discariche, i marciapiedi campeggi improvvisati, e l’idea di “vivibilità” un vecchio ricordo.
“Quando potremo dire basta a questo sfacelo?” si chiede chi ci scrive, esausto. Una domanda che risuona come un grido di rabbia e di vergogna. Forse quando l’amministrazione smetterà di raccontare favole sulla Torino “smart” e “green” e si degnerà di guardare — davvero — cosa accade nei quartieri dove la gente vive, lavora, e ogni mattina raccoglie l’immondizia lasciata dagli altri.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.