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Essere Consiglieri Comunali

Un richiamo al senso profondo della politica locale: impegno, responsabilità e collaborazione come antidoto alla superficialità e alla ricerca di visibilità

Essere Consiglieri Comunali

Essere Consiglieri Comunali

Essere consigliere comunale non è solo un incarico politico: è una forma alta di servizio civile. Chi siede in consiglio rappresenta la comunità, ne interpreta i bisogni, ne tutela gli interessi collettivi. In un tempo in cui la politica locale rischia di apparire marginale rispetto ai grandi scenari nazionali e internazionali (anche per colpa dell’impreparazione di numerose persone che si mettono in gioco sottovalutando le responsabilità), il ruolo del Consigliere rimane invece centrale: è la voce più vicina ai cittadini, quella che può incidere concretamente sulla qualità della vita quotidiana.

La responsabilità di un consigliere comunale si misura non tanto nelle dichiarazioni pubbliche, quanto nella coerenza tra impegni e scelte. Studiare le delibere, comprendere i bilanci, vigilare sulla trasparenza amministrativa: sono compiti complessi che richiedono competenza, tempo e dedizione. Non basta partecipare alle sedute, occorre saper dialogare con la cittadinanza, ascoltare le istanze dei quartieri, tradurre i problemi in proposte realizzabili.

Pertanto, gli sforzi che fa ogni Consigliere, ruolo ancora più impegnativo se all’opposizione, devono essere costanti e indirizzati al miglioramento della vita dei propri concittadini.

Certo, è molto più facile - e avvincente, se vogliamo - concentrarsi su grandi tematiche di politica internazionale o su inutili tematiche in cerca di visibilità. Ma non è questo che il mandato elettorale impone.

Essere consigliere comunale significa dunque esercitare una funzione di fiducia, con umiltà e coraggio. Perché amministrare, in fondo, è prendersi cura: delle persone, dei luoghi, del futuro di una comunità intera.

Quindi, soffermandomi ora sul ruolo della minoranza, non posso evitare di dire che, pur nell’eterogeneità delle singole posizioni, gli eletti al di fuori della maggioranza hanno un ulteriore onere nell’affrontare l’attività della Giunta: lo spirito di collaborazione e il gioco di squadra sono l’unica soluzione allo “svantaggio numerico” esito delle urne.

Tutto il resto è noia.
E un favore alla maggioranza.

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Commenti all'articolo

  • Sovietico Eporediese

    21 Ottobre 2025 - 13:06

    I territori sono quelli che hanno scelto che sei in minoranza e forse non sei compatibile con il tessuto sociale Eporediese e Canavesano dato che sei già stato in altri due Comuni sempre in minoranza e neanche fino a fine mandato. I territori sono quelli dove lavorano le associazioni e cooperative che tanto odi soprattutto se hanno un ruolo SOCIALE E DI PRESIDIO DEL TERRITORIO, caro Fascista.

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  • Sovietico Eporediese

    21 Ottobre 2025 - 10:22

    Forse bisognerebbe avere un po' di cultura e educazione civica e etica per comprendere dove ci si trova, un po' di rispetto per chi da anni e decenni è nel Comune dove si "opera". Un po' di rispetto per chi LAVORA E SI IMPEGNA PER IL TESSUTO SOCIALE ED EDUCATIVO E SOCIALE DEL TERRITORIO COMUNALE E NON SOLO. IMPARA A RISPETTARE LE ASSOCIAZIONI E LE COOPERATIVE E I NOSTRI RAPPRESENTANTI COMUNALI.

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