Cerca

Eporedia Futura

Essere Consiglieri Comunali

Un richiamo al senso profondo della politica locale: impegno, responsabilità e collaborazione come antidoto alla superficialità e alla ricerca di visibilità

Essere Consiglieri Comunali

Essere Consiglieri Comunali

Essere consigliere comunale non è solo un incarico politico: è una forma alta di servizio civile. Chi siede in consiglio rappresenta la comunità, ne interpreta i bisogni, ne tutela gli interessi collettivi. In un tempo in cui la politica locale rischia di apparire marginale rispetto ai grandi scenari nazionali e internazionali (anche per colpa dell’impreparazione di numerose persone che si mettono in gioco sottovalutando le responsabilità), il ruolo del Consigliere rimane invece centrale: è la voce più vicina ai cittadini, quella che può incidere concretamente sulla qualità della vita quotidiana.

La responsabilità di un consigliere comunale si misura non tanto nelle dichiarazioni pubbliche, quanto nella coerenza tra impegni e scelte. Studiare le delibere, comprendere i bilanci, vigilare sulla trasparenza amministrativa: sono compiti complessi che richiedono competenza, tempo e dedizione. Non basta partecipare alle sedute, occorre saper dialogare con la cittadinanza, ascoltare le istanze dei quartieri, tradurre i problemi in proposte realizzabili.

Pertanto, gli sforzi che fa ogni Consigliere, ruolo ancora più impegnativo se all’opposizione, devono essere costanti e indirizzati al miglioramento della vita dei propri concittadini.

Certo, è molto più facile - e avvincente, se vogliamo - concentrarsi su grandi tematiche di politica internazionale o su inutili tematiche in cerca di visibilità. Ma non è questo che il mandato elettorale impone.

Essere consigliere comunale significa dunque esercitare una funzione di fiducia, con umiltà e coraggio. Perché amministrare, in fondo, è prendersi cura: delle persone, dei luoghi, del futuro di una comunità intera.

Quindi, soffermandomi ora sul ruolo della minoranza, non posso evitare di dire che, pur nell’eterogeneità delle singole posizioni, gli eletti al di fuori della maggioranza hanno un ulteriore onere nell’affrontare l’attività della Giunta: lo spirito di collaborazione e il gioco di squadra sono l’unica soluzione allo “svantaggio numerico” esito delle urne.

Tutto il resto è noia.
E un favore alla maggioranza.

ALTRI EDITORIALI DI ANDREA CANTONI CLICCA QUI

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori