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17 Ottobre 2025 - 19:40
Da sinistra a destra: la Dirigente Katia Milano e la Professoressa Serenella Quarello
La scuola è oggi uno dei principali motori di innovazione e di formazione dei cittadini europei. Non è più soltanto un luogo in cui si trasmette il sapere, ma un ambiente che prepara i giovani a vivere e competere in un mondo globale. In questa prospettiva, l’Istituto “Piero Martinetti” di Caluso rappresenta un esempio significativo di come anche un contesto non metropolitano possa raggiungere livelli di eccellenza riconosciuti a livello nazionale.
Il 9 ottobre, al Ministero dell’Istruzione e del Merito di Roma, una delegazione composta dalla dirigente Katia Milano e dai docenti Ramón, Sacco e Quarello ha ricevuto un importante riconoscimento. Selezionato tra mille istituti, il Martinetti è risultato tra le cinque migliori scuole superiori italiane per l’impegno nell’insegnamento delle lingue e nella promozione della mobilità studentesca. Durante la cerimonia, alla presenza delle autorità ministeriali e dei rappresentanti della Fondazione Intercultura, la scuola di Caluso è stata definita una delle realtà modello del Paese.
È stato semplicemente fantastico trovarci qui, a Roma, al Ministero, a rappresentare il grande valore che una scuola del nostro territorio è in grado di esprimere, ha commentato Katia Milano, sottolineando la dedizione del personale, degli studenti e delle famiglie. La dirigente ha aggiunto che questo riconoscimento è anche una preziosa occasione per far conoscere il nostro Istituto, i suoi valori e la sua identità educativa e didattica.
La professoressa Serenella Quarello, parte della delegazione e protagonista di numerosi progetti linguistici, ha parlato di un giusto riconoscimento per il lavoro svolto negli anni nel campo delle lingue e dell’internazionalizzazione.
Il luogo della premiazione
Il grande valore del momento
La celebrazione. Da sinistra a destra: la Professoressa Eleonora Simona Sacco, il Professor Ramòn, la Dirigente Katia Milano e la Professoressa Serenella Quarello
Per il Martinetti, “internazionalizzazione” significa integrare la dimensione globale in ogni aspetto della vita scolastica, non limitandosi all’insegnamento delle lingue ma puntando a sviluppare la mobilità degli studenti, la loro apertura interculturale e la capacità di operare in contesti internazionali.
L’istituto ha costruito negli anni un ampio ventaglio di progetti: stages linguistici all’estero, scambi con la Francia nel programma Trans’Alp, soggiorni studio e iniziative Erasmus+. Vengono organizzati corsi pomeridiani per le certificazioni linguistiche internazionali e per l’ottenimento del diploma Certilingua, oltre a corsi di tedesco e spagnolo aperti agli studenti delle scuole medie del territorio.
Il Martinetti collabora con Intercultura per i programmi di studio all’estero e partecipa a simulazioni come l’Italian Model United Nations, in cui gli studenti discutono in inglese i temi dell’agenda ONU. Ha inoltre una squadra che partecipa alle gare di debate e promuove attività di didattica innovativa come l’insegnamento in lingua di alcune discipline, la realizzazione di podcast e spettacoli teatrali in spagnolo.
Non mancano le esperienze pratiche: gli studenti delle quinte partecipano al Campionato delle lingue e a manifestazioni come hostess, guide linguistiche o assistenti nei musei, anche nell’iniziativa “Guide a Torino per un giorno”.
La dimensione internazionale si riflette anche nella quotidianità scolastica. Il suono della campanella è stato sostituito da brevi intermezzi musicali, ispirati a esperienze di job shadowing svolte in Spagna, con brani scelti da studenti e docenti per rendere il cambio d’ora più distensivo. L’obiettivo è creare un momento di benessere all’interno della giornata scolastica, ha spiegato la dirigente Milano, sottolineando come anche piccoli gesti possano contribuire a un ambiente più sereno e inclusivo.
È un incoraggiamento a non accontentarsi, a innovare costantemente e a credere che ogni sforzo contribuisca a formare cittadini globali consapevoli, ha concluso la professoressa Quarello. Il riconoscimento ottenuto dimostra che la qualità dell’istruzione e l’apertura al mondo non dipendono dalle dimensioni di una città, ma dalla capacità di guardare lontano. Il successo del Martinetti è il risultato del lavoro condiviso di studenti, docenti e famiglie, uniti nella costruzione di una scuola aperta, moderna e profondamente europea.
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