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Cantoni all’attacco: “Ivrea boccia il nucleo cinofilo, poi si prende i meriti di Strambino”

Il consigliere di Fratelli d’Italia accusa la giunta Chiantore di incoerenza e sprechi: “Manca la volontà, non le risorse. E si finanziano iniziative inutili legate allo ZAC!”

Cantoni all’attacco: “Ivrea boccia il nucleo cinofilo, poi si prende i meriti di Strambino”

Patrizia Dal Santo e Andrea Cantoni

A Ivrea l’opposizione torna a graffiare. A puntare il dito contro la giunta guidata dal sindaco Matteo Chiantore è il consigliere Andrea Cantoni di Fratelli d’Italia. Lo fa con due post sui social. Il tema, ancora una volta, è quello della sicurezza e della gestione dei fondi comunali.

Cantoni, dopo aver letto sui giornali locali dell’operazione congiunta tra la Polizia Locale di Ivrea e di Strambino, condotta con l’ausilio dell’unità cinofila si è conclusa con l’identificazione di 23 persone nell’area del Movicentro, non ha potuto trattenersi.

“Ben venga l’intervento – scrive – ma questa è esattamente la proposta che Fratelli d’Italia aveva avanzato in Consiglio comunale, chiedendo di istituire un nucleo cinofilo eporediese. Peccato che il sindaco l’abbia bocciata sostenendo che non fosse economicamente sostenibile. E adesso scopriamo che Strambino ci riesce, e Ivrea no?”

Una domanda retorica che sa di accusa.

“Manca la volontà, non le risorse – stigmatizza Cantoni – che a Ivrea vengono sprecate in tanti modi.”

L’affondo prosegue con un post scriptum velenoso: “Sul sito del Comune non ho trovato alcun atto ufficiale che parli di questa collaborazione con Strambino. Spero di non trovarmi davanti alla stessa situazione della convenzione con l’Associazione Nazionale Carabinieri, sbandierata dal sindaco e poi caduta nel dimenticatoio.”

In poche righe, Cantoni mette così in fila tre temi esplosivi: la sicurezza urbana, la gestione delle risorse e la trasparenza amministrativa.

Ma non è tutto. Poche ore prima, infatti, lo stesso consigliere aveva pubblicato un'accusa all'indirizzo dell'assessora al sociale, nonché vicesindaca Patrizia Dal Santo.

“La Giunta affida il Movicentro alla cooperativa ZAC! per il valore delle attività sociali che svolge – scrive – e poi la finanzia direttamente? Perché la vicesindaca, già vicepresidente e fondatore della Cooperativa, non ha parlato di questo finanziamento quando si discuteva di iniziative per i giovani?”

Un interrogativo che scotta, perché tocca il nodo dei conflitti di interesse e delle scelte politiche di una maggioranza che, a detta di Cantoni, continua a confondere pubblico e privato.

“O forse – ironizza – sono proprio questi gli interventi afferenti alla tanto decantata ‘educativa di strada’ per affrontare le problematiche legate all’insicurezza urbana? Un centro di aggregazione per giocare e fare laboratori? Ma davvero? Siamo alle comiche.”

 

Il tono è sarcastico, ma il messaggio è serio: per Cantoni, l’amministrazione si starebbe rifugiando dietro iniziative sociali di facciata per coprire l’assenza di misure concrete in materia di sicurezza.

“Abbiamo sempre espresso numerose perplessità sull’opportunità di affrontare la criminalità con l’educativa di strada – ricorda – ma non pensavamo che si sarebbe arrivati a promuovere questo tipo di interventi.”

E infine la stoccata finale: “Quando abbiamo proposto l’istituzione del nucleo operativo cinofilo, l’idea è stata cassata perché non sostenibile economicamente. Ma le risorse non mancano: vengono solo sprecate in iniziative inutili, destinate a un ente che ha diversi esponenti tra Consiglio comunale e Giunta.”

In un momento in cui il tema della sicurezza torna con forza al centro del dibattito, le parole di Cantoni suonano come un colpo di gong per la maggioranza. Il consigliere di Fratelli d’Italia, da parte sua, sembra deciso a non lasciare cadere nel silenzio né il caso del nucleo cinofilo, né quello del Movicentro.

E il suo messaggio è chiaro: a Ivrea, più che di risorse, c’è bisogno di volontà politica.

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