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Stop al traffico su Nivolet, Viù, Assietta e Finestre: la montagna si prepara al gelo

Strade sospese tra turismo estivo e manutenzione invernale

Stop al traffico su Nivolet, Viù, Assietta e Finestre: la montagna si prepara al gelo

Stop al traffico su Nivolet, Viù, Assietta e Finestre: la montagna si prepara al gelo

Le montagne si svuotano, le transenne risalgono. Con l’arrivo dell’autunno, il Dipartimento Viabilità e Trasporti della Città Metropolitana di Torino ha iniziato il rituale di fine stagione: la chiusura delle strade provinciali d’alta quota, quelle che d’estate diventano pellegrinaggi di ciclisti, motociclisti e curiosi in cerca d’aria sottile e panorami assoluti. Da mercoledì 15 ottobre, è chiuso il tratto più alto della SP 50 del Colle del Nivolet, la stessa che ogni anno, appena arriva la neve, si arrende al gelo e si prepara a un letargo lungo sei mesi.

A seguirla, la SP 32 della Valle di Viù, che da Margone al lago di Malciaussia viene interdetta al traffico non solo per motivi di sicurezza, ma anche per consentire lo smontaggio delle protezioni marginali, che verranno rimesse in opera alla riapertura primaverile. È un’operazione apparentemente minore, ma fondamentale: perché in quota, un guardrail divelto o un muro ceduto non sono dettagli tecnici, ma questioni di sopravvivenza.

Sul fronte occidentale, resta in bilico la SP 173 dell’Assietta, una delle strade bianche più amate dagli appassionati di fuoristrada. Qui, due muri sottoscarpa sono franati all’altezza del km 31, tra Pian dei Cerena e il bivio per Usseaux, costringendo la Città Metropolitana a una proroga dei lavori fino al 20 ottobre. Se il meteo non tradirà, la strada potrà riaprire per qualche settimana, fino al 31 ottobre: poi anche qui scatterà la chiusura invernale.

La SP 50 del Colle del Nivolet

Destino analogo per la SP 172 del Colle delle Finestre, teatro di imprese ciclistiche e di paesaggi che sembrano fermarsi nel tempo. La data ufficiale di chiusura è il 1° novembre, ma i cantieri impongono un anticipo: il traffico sarà interrotto già dal 21 ottobre per permettere la ricostruzione di un muro franato in prossimità del colle. Gli operai lavorano contro l’orologio: ogni giorno perso potrebbe significare rimandare tutto a primavera, quando la montagna tornerà accessibile.

Chiudere le strade d’alta quota non è solo una decisione tecnica: è un rito che segna la fine della stagione turistica e l’inizio del lungo silenzio alpino. Le auto spariscono, le marmotte tornano padrone delle curve, e i piccoli paesi di fondovalle si stringono nella loro routine invernale. Ma dietro le transenne resta un pensiero costante: mantenere in vita queste strade costa, e sempre più spesso ci si chiede se valga la pena continuare a investire su vie che per metà dell’anno restano inutilizzabili.

Eppure, il Nivolet, l’Assietta, il Finestre, ogni primavera rinascono come simboli di libertà e di bellezza fragile, ricordandoci che la montagna non è solo un panorama, ma un equilibrio da rispettare.

La SP 32

La SP 173 dell'Assietta

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