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Guasto elettrico a Porta Nuova, ottanta scale mobili in tilt: la metro di Torino è tornata alla normalità in poche ore

Anomalia elettrica da fattori esterni: 38 scale mobili e 4 ascensori richiedono interventi, impianti ora regolari.

Guasto elettrico a Porta Nuova, ottanta scale mobili in tilt: la metro di Torino è tornata alla normalità in poche ore

Scale mobili

Una giornata di disagi ma anche di efficienza. Dopo l’anomalia elettrica che nella giornata di ieri aveva messo fuori uso numerosi impianti della metropolitana di Torino, la Gtt ha confermato in una nota di aver ripristinato tutti gli impianti di risalita, comprese le ottanta scale mobili e i vari ascensori coinvolti. Tutto è accaduto a causa di un problema di origine esterna alla rete Gtt, verificatosi nella stazione di Porta Nuova, snodo cruciale per la mobilità cittadina, frequentato ogni giorno da migliaia di torinesi e pendolari.

L’episodio ha provocato un blocco a catena di numerosi impianti collegati alla rete elettrica, paralizzando per alcune ore l’accesso e l’uscita dai binari della metro e generando qualche disagio ai passeggeri. Ma la risposta dell’azienda è stata immediata. Le squadre di manutenzione Gtt, già operative sul territorio, sono intervenute nel giro di pochi minuti per verificare la portata del guasto e avviare il riavvio progressivo dei sistemi.

Secondo quanto riferito dalla società, tutti gli ascensori sono stati riavviati, anche se quattro di essi hanno richiesto interventi di manutenzione successiva per garantire il pieno funzionamento. Nonostante la complessità tecnica, Gtt assicura che tutti sono tornati in servizio in poche ore, grazie a un coordinamento rapido e a una gestione efficiente dell’emergenza.

La situazione è stata più articolata per le scale mobili. Delle ottanta coinvolte, la maggior parte è stata riattivata immediatamente, mentre trentotto hanno richiesto l’intervento diretto dei tecnici per il riavvio. Alcune di queste sono state sottoposte a manutenzioni più approfondite per verificarne la completa efficienza e scongiurare nuovi blocchi. A fine giornata, tutte risultavano regolarmente funzionanti.

In un contesto di crescente pressione sulla rete metropolitana torinese, che ogni giorno trasporta decine di migliaia di persone, un’anomalia come quella di Porta Nuova rischiava di causare disagi ben più gravi. L’azienda, tuttavia, ha sottolineato che il problema è stato dovuto a “fattori esterni non riconducibili a Gtt”, probabilmente legati a un disturbo elettrico di rete. Una precisazione non secondaria, che evidenzia la vulnerabilità degli impianti a cause esterne ma anche la prontezza dei protocolli di sicurezza interni.

Porta Nuova, che rappresenta il punto d’incontro tra la metropolitana, la stazione ferroviaria e le principali linee urbane di superficie, è considerata il cuore operativo del trasporto torinese. Il blocco simultaneo di scale mobili e ascensori ha inevitabilmente rallentato il flusso dei passeggeri, soprattutto nelle ore di punta, costringendo molti a utilizzare le scale fisse. Alcuni utenti hanno segnalato sui social lunghe code e momenti di confusione, ma il ripristino progressivo degli impianti ha riportato la situazione alla normalità già nel tardo pomeriggio.

La gestione dell’intervento ha mostrato la capacità di reazione del personale Gtt, che in poche ore ha evitato che l’inconveniente degenerasse in un vero blackout operativo. Le squadre tecniche, coordinate dalla centrale di manutenzione, hanno lavorato in parallelo per riavviare gli impianti e verificare le condizioni di sicurezza di ogni struttura.

L’episodio ha riacceso anche la discussione sulla manutenzione programmata degli impianti elettrici e meccanici della metro torinese, una delle infrastrutture più efficienti ma anche più sollecitate del Paese. Gtt, da parte sua, ha garantito che le verifiche continueranno anche nei prossimi giorni per assicurare la massima affidabilità della linea e prevenire eventuali nuove criticità.

Oggi, a meno di ventiquattr’ore dal guasto, la metropolitana di Torino è tornata a funzionare regolarmente, con tutte le scale mobili e gli ascensori attivi e monitorati in tempo reale. Un episodio chiuso in tempi record, che ha mostrato tanto la fragilità dei sistemi elettrici urbani quanto la competenza tecnica e la rapidità di risposta di chi ne garantisce ogni giorno il funzionamento.

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