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Frana nelle Valli di Lanzo, chiusa la SP30 fino a venerdì

Crollo di terreno lungo la strada per Sant’Ignazio, in corso la costruzione di un muro di contenimento

Frana nelle Valli di Lanzo, chiusa la SP30 fino a venerdì

Frana nelle Valli di Lanzo, chiusa la SP30 fino a venerdì (foto: la frana)

È stata chiusa al traffico fino a venerdì 10 ottobre la Strada Provinciale 30 di Sant’Ignazio, nel territorio di Pessinetto, in seguito a una frana avvenuta durante le operazioni di posa dell’armatura di fondazione di un muro di controriva. Lo ha comunicato in serata la Città metropolitana di Torino, che ha disposto l’immediata interruzione della circolazione per motivi di sicurezza.

Il cedimento del terreno, avvenuto in una zona di lavori già interessata da interventi di consolidamento, ha reso impraticabile l’unico tratto di carreggiata disponibile, costringendo i tecnici a chiudere completamente la strada. A causa della limitata larghezza della sede stradale, non è stato possibile mantenere nemmeno un senso alternato di marcia.

I tecnici della Città metropolitana sono già al lavoro per la realizzazione di un nuovo muro in massi naturali, lungo circa 15 metri, che permetterà di mettere in sicurezza la scarpata e ripristinare la viabilità nel più breve tempo possibile. L’obiettivo è consentire la riapertura entro le 17 di venerdì, compatibilmente con le condizioni meteorologiche e l’evoluzione dei lavori.

La frana non avrebbe coinvolto persone o mezzi, ma ha reso necessario l’intervento dei geologi e del personale dell’ufficio tecnico, che stanno monitorando la stabilità del versante per evitare ulteriori cedimenti.

La SP30 di Sant’Ignazio è una strada molto utilizzata dagli abitanti di Pessinetto e dei comuni limitrofi, in particolare per i collegamenti con la Valle di Lanzo. Durante la chiusura, la viabilità alternativa passa attraverso i percorsi comunali interni, che resteranno aperti solo ai residenti e ai mezzi di soccorso.

Con l’episodio di oggi, si conferma ancora una volta la fragilità del territorio montano del Torinese, dove il susseguirsi di piogge e sbalzi termici continua a favorire movimenti franosi anche in aree già oggetto di interventi di messa in sicurezza.

La frana

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