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Cronaca
01 Ottobre 2025 - 19:21
Maurizio Tentarelli
Garantire che il patrimonio comunale sia gestito correttamente, nell’interesse dei cittadini e nel rispetto delle regole: è questo l’obiettivo dichiarato dell’esposto che un gruppo di cittadini ed ex amministratori ha presentato a Corte dei Conti, Procura, Prefettura e ANAC.
A Chiaverano tre immobili pubblici sono diventati il centro di una vicenda che intreccia amministrazione, affari e dubbi sulla gestione del patrimonio collettivo.
Si tratta della ex Pizzeria "Il Sole", di una frequentata area camper e dell’ex alloggio del custode, immobile che la precedente amministrazione aveva destinato a futuro Centro Visitatori del Parco dei 5 Laghi. Tre beni che, secondo i firmatari, rischiano oggi di trasformarsi da risorsa comune in opportunità privata.
Gli autori dell’esposto spiegano che, in qualità di contribuenti e portatori di interesse alla corretta gestione delle risorse pubbliche, intendono segnalare fatti che potrebbero configurare un danno economico per le casse comunali e violazioni dei principi di trasparenza, concorrenza e imparzialità.
Secondo loro, le decisioni assunte dall’attuale giunta guidata dal sindaco Maurizio Tentarelli sollevano dubbi di legittimità e contrasterebbero con i principi di buon andamento e imparzialità sanciti dall’art. 97 della Costituzione, oltre che con il Codice dei Contratti Pubblici.
La cronologia parte dal 2024, quando il Comune bandisce una gara per la gestione della pizzeria e dell’area camper. Base d’asta: 19.200 euro l’anno. Offerta vincente: 30.150 euro, presentata dalla società Taktante S.r.l., che accetta senza riserve la clausola contrattuale secondo cui gli immobili vengono consegnati “così come sono” e che gli eventuali lavori di adeguamento restano a carico del gestore.
Sembrava una formula chiara, capace di garantire entrate e servizi. Ma con il cambio di amministrazione, avvenuto a giugno dello stesso anno, la situazione cambia.
Dicembre 2024: l’ex alloggio del custode viene concesso a Taktante per 50 euro al mese per dodici anni, una cifra simbolica che – secondo i critici – altera le condizioni originarie della gara.
Maggio 2025: la giunta sospende per 18 mesi il pagamento del canone di 30.150 euro, rinunciando a oltre 45 mila euro di entrate. Motivazione: lavori di adeguamento e messa in sicurezza. Ma il contratto, ricordano i firmatari, prevedeva che tali spese restassero interamente a carico del concessionario.
Giugno 2025: il Comune affida a un tecnico la perizia di stima di pizzeria e area camper in vista di una possibile alienazione. Con un contratto di 6+6 anni già attivo, i critici ritengono che la concorrenza sia nei fatti esclusa e che l’unico potenziale acquirente resti il gestore.
Oltre agli aspetti economici, l’esposto mette in evidenza la concentrazione di ruoli nelle mani del sindaco Tentarelli, che non solo guida l’amministrazione ma svolge anche le funzioni di responsabile dell’ufficio tecnico e del servizio finanziario. Una sovrapposizione che, secondo i firmatari, riduce i controlli interni e indebolisce la distinzione tra indirizzo politico e gestione amministrativa.
La vicenda ha acceso un forte dibattito in paese. Da una parte c’è chi difende le scelte della giunta, parlando di misure necessarie per rilanciare il turismo e sostenere le attività; dall’altra chi teme irregolarità e una possibile svendita di beni pubblici a condizioni troppo favorevoli per un unico operatore.
Ora la parola passa alle autorità: Corte dei Conti, Procura, Prefettura e ANAC dovranno valutare se gli atti adottati abbiano rispettato le regole e garantito davvero l’interesse pubblico.
Le tappe della vicenda
Marzo 2024 – Gara pubblica per pizzeria e area camper: base d’asta 19.200 €, offerta vincente 30.150 €(Taktante S.r.l.).
Giugno 2024 – Cambio di amministrazione: sindaco Maurizio Tentarelli.
Dicembre 2024 – Ex alloggio del custode concesso a Taktante per 50 €/mese per 12 anni.
Maggio 2025 – Sospeso per 18 mesi il canone di 30.150 €: mancato introito di oltre 45.000 €.
Giugno 2025 – Affidata una perizia di stima in vista della possibile alienazione degli immobili.
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Che cos’è un esposto?
Un esposto è una segnalazione formale che cittadini o amministratori possono inviare alle autorità competenti quando ravvisano possibili irregolarità o situazioni che potrebbero arrecare danno alla collettività.
In questo caso, l’esposto è stato inviato a:
Corte dei Conti (per possibili profili di danno erariale)
Procura della Repubblica (per eventuali valutazioni penali)
Prefettura (per i poteri di vigilanza sugli enti locali)
ANAC (per la trasparenza e il controllo sui contratti pubblici)
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