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“Olivetti Umano Costrutto”: l’opera di Paola Risoli entra nel patrimonio della città

Acquisita dal Comune di Ivrea grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura, l’installazione video-sonora sarà visibile al Visitor Centre di via Jervis fino ad aprile 2026

“Olivetti Umano Costrutto”: l’opera di Paola Risoli entra nel patrimonio della città

“Olivetti Umano Costrutto”: l’opera di Paola Risoli entra nel patrimonio della città

È stata presentata oggi al pubblico l’opera di Paola Risoli intitolata “Olivetti Umano Costrutto”, acquisita dalla Città di Ivrea grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura. L’installazione, che sarà visibile fino ad aprile 2026 durante gli orari di apertura del Visitor Centre di via Jervis 22, rappresenta non solo un nuovo tassello del percorso espositivo cittadino, ma anche un omaggio alla memoria e alla visione che hanno reso unico il modello olivettiano. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre all’autrice, il Site Manager UNESCO Filippo Ghisi, il sindaco Matteo Chiantore, lo scrittore e divulgatore Marco Peroni, il libraio Italo Cossavella e Marco Bellafiore, autore della colonna sonora che accompagna l’installazione. Una presenza corale che ha sottolineato la centralità di questa acquisizione per la città e per la memoria collettiva legata all’esperienza di Adriano Olivetti.

Umano costrutto è collocata proprio davanti alla porta d’ingresso interna del Visitor Centre, punto nevralgico del sito UNESCO che dal 2018 ha riconosciuto Ivrea come “città industriale del XX secolo”.

Non è una semplice opera artistica, ma un’esperienza sensoriale: un video in bianco e nero che utilizza contrasti visivi intensi e una colonna sonora evocativa per trasmettere la portata universale delle architetture olivettiane e il rapporto fra uomo e costruzione. Le immagini si intrecciano con il suono creando un’atmosfera sospesa, che invita il visitatore a fermarsi e a riflettere sull’eredità di un progetto che non fu soltanto industriale, ma anche sociale, urbanistico e culturale.

Le parole di Paola Risoli hanno sottolineato il significato personale e collettivo di questa donazione: l’artista ha ricordato come Ivrea e il suo patrimonio olivettiano abbiano nutrito il suo percorso di crescita, trasformandosi ora in ispirazione e motivo d’orgoglio. Nel progetto, al centro vi sono le Officine ICO, presentate come “intreccio di cielo e cemento, respiro, profondità e visione”, a rappresentare un’idea di architettura che non è solo materia ma anche anima e comunità. Con Umano costrutto, Risoli prosegue il cammino già intrapreso con opere e documentari dedicati al quartiere Bellavista e ad altre architetture sociali, in cui il linguaggio visivo diventa strumento di memoria e riflessione.

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Il Visitor Centre di via Jervis, allestito negli spazi dell’ex fabbrica Olivetti, è il punto di partenza privilegiato per comprendere il progetto urbano e industriale che ha trasformato Ivrea in un modello di integrazione fra innovazione, cultura e benessere sociale. Oggi l’edificio ICO che ospita il centro racconta, con i suoi spazi restaurati e i percorsi espositivi, un’epoca in cui la fabbrica non era solo luogo di lavoro, ma laboratorio di idee e comunità. È qui che l’opera di Risoli trova la sua naturale collocazione, diventando parte integrante di un percorso che lega passato e futuro.

L’inaugurazione di Umano costrutto si inserisce nel contesto più ampio delle iniziative di valorizzazione del sito UNESCO e del festival “WelcHome to My House”, che ogni anno propone aperture straordinarie, percorsi architettonici e mostre per far rivivere gli spazi olivettiani. Con questa acquisizione Ivrea non solo arricchisce il proprio patrimonio artistico, ma rilancia con forza il dialogo tra memoria storica e interpretazione contemporanea, riaffermando la vocazione di città che sa custodire e rigenerare il proprio passato per restituirlo al presente con uno sguardo proiettato al futuro.

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