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Ronn Moss alla Festa dell’Uva di Caluso: Hollywood brinda con il Canavese

Tra le tele di Bruno Facciano, l’impegno dei Lions contro le “reti fantasma” e un calice di Moss Wine, l’attore simbolo di Beautiful ha trasformato la kermesse in un evento dal respiro internazionale.

Il noto attore protagonista  hollywoodiano di Beautiful

Ronn Moss

La Festa dell’Uva di Caluso, giunta alla sua 92ª edizione, non è stata solo un appuntamento di tradizione popolare, ma un palcoscenico capace di intrecciare mondi apparentemente lontani: il glamour di Hollywood, la creatività artistica locale e l’impegno per l’ambiente. A catalizzare l’attenzione è stata la presenza di Ronn Moss, volto intramontabile di Ridge Forrester in Beautiful, che ha trasformato la kermesse in un evento dal respiro internazionale.

Il legame tra Moss e l’Italia non è nuovo. Da anni l’attore ha scelto la Puglia come sua “seconda casa”, acquistando una masseria e alcuni trulli. Da questo amore per il territorio è nato anche un progetto imprenditoriale: Moss Wine, la sua etichetta di vini, che si sposa perfettamente con lo spirito e la tradizione della Festa dell’Uva. La sua presenza a Caluso ha quindi assunto un valore simbolico, unendo le radici del territorio alla dimensione globale dello spettacolo.

Grazie alla sapiente regia del Lions Club Terre di Mezzo, un evento locale si è trasformato in una vetrina di risonanza internazionale. L’associazione ha infatti affiancato all’omaggio all’artista calusiese Bruno Facciano un progetto ambientalista di portata globale: il recupero delle cosiddette reti fantasma, ovvero quelle abbandonate sui fondali marini che minacciano la biodiversità. A rendere ancora più incisivo il messaggio è stata la sinergia con il produttore e regista Mario Griselli, che ha reso possibile la presenza di Moss e la sua partecipazione da protagonista.

Dal 19 settembre la chiesa di San Giovanni Decollato in via Guala ha ospitato una mostra-evento dedicata alle opere di Facciano, iniziativa che si inserisce nel calendario della Festa dell’Uva con l’intento di valorizzare i talenti del territorio e, allo stesso tempo, sostenere una causa ambientale. Domenica 21 settembre l’iniziativa ha vissuto il suo momento clou con l’arrivo di Ronn Moss, accolto come ospite d’onore e protagonista di una giornata memorabile.

La scelta del quadro da parte di Ronn Moss

Da sinistra a destra: Ron Moss, il figlio dell'artista Luca Facciano, e la presidente del Lions Club Terre di Mezzo  Daniela Gaudino nel momento della scelta del quadro acquistato

Il valore dell'evento con tutti i protagonisti

Lions Club Terre di mezzo

Al termine di un pranzo conviviale al ristorante Il Mago, l’attore ha espresso la sua gratitudine in un’intervista rilasciata a Eloisa Giannese de La Voce: “Sono molto commosso e grato. Vi ringrazio davvero dal mio cuore per avermi invitato alla vostra festa. E non vedo l’ora di tornare. Grazie mille”. A suggellare il legame con l’iniziativa, Moss ha acquistato un quadro di Facciano, scelto perché evocativo della Puglia, terra a lui tanto cara.

L’evento ha visto anche la partecipazione dell’art designer Marina Zannini, figlia della scrittrice e critica d’arte Vittoria Palazzo, che con un testo letto durante l’inaugurazione ha tracciato un intenso ritratto del percorso artistico di Facciano: “Le tele nascono direttamente dalla sua anima, dalle sue emozioni, dalla sua mente. Ho intrapreso un viaggio infinito nelle sue opere, che non sono mai casuali, ma piene di forza, attenzione, ricerca, bellezza, amore e voglia di essere eterno”.

La presidente del Lions Club, Daniela Gaudino, ha spiegato che l’idea della mostra è nata dal rapporto con il figlio dell’artista, Luca Facciano, che ha desiderato far conoscere a un pubblico più ampio le opere del padre. “Poiché ci occupiamo di ambiente e salute, abbiamo deciso di proporre proprio l’ambiente dipinto nelle sue sfaccettature”, ha aggiunto, ricordando anche la finalità benefica dell’iniziativa: il ricavato dalla vendita delle opere sarà devoluto per il recupero delle reti fantasma dai mari.

La Festa dell’Uva di Caluso, con questa edizione, ha dimostrato che la tradizione può trasformarsi in un contenitore di storie capaci di andare oltre i confini locali. L’incontro tra un artista autodidatta, un’associazione animata da ideali ambientali, un regista visionario e un attore di fama mondiale ha dato vita a un mosaico unico. Il messaggio è chiaro: anche in tempi segnati da crisi e incertezze, l’arte e l’impegno civile possono diventare strumenti potenti per unire comunità diverse, accendere riflettori su temi universali e lasciare un segno che va ben oltre l’occasione festiva.

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