Cerca

Attualità

Valditara in visita a Torino, fuori dalla scuola protesta del collettivo studentesco

Il ministro sottolinea il ruolo educativo della scuola, ma all’esterno contestazioni contro la sua presenza

Valditara in visita a Torino, fuori dalla scuola protesta del collettivo studentesco

Valditara in visita a Torino, fuori dalla scuola protesta del collettivo studentesco (immagine di repertorio)

«La scuola deve essere un luogo di apprendimento sereno, un luogo dove si insegna il rispetto e dove si impara la gentilezza, la gentilezza fra compagni, il rapporto positivo e dialogante, il rapporto di crescita con i docenti, il rispetto delle istituzioni. E soprattutto, la scuola deve essere un luogo di crescita della persona». Con queste parole il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha aperto il suo intervento questa mattina all’Iis Zerboni di Torino, uno degli istituti che fanno parte del progetto Maq Rete Scuole.

Il ministro ha insistito sulla necessità di un modello scolastico che sappia valorizzare ogni studente, anche chi proviene da contesti difficili. «Qualsiasi persona ha una possibilità, deve avere una possibilità di realizzare i suoi straordinari talenti – ha aggiunto –. Io credo fortemente nel fatto che la bellezza della scuola costituzionale valorizza i talenti. Ogni giovane porta in sé una ricchezza, delle potenzialità. L’ho visto in tante scuole come questa, con ragazzi che avevano un passato complicato e che hanno trovato riscatto, hanno maturato il futuro, hanno avuto la possibilità di costruirsi un percorso di vita degno. Questa è la scuola del merito che noi vogliamo, quella che tutti i ragazzi in Italia devono poter avere».

L’incontro si è svolto in un clima istituzionale, ma all’esterno dell’istituto non sono mancate le contestazioni. Un gruppo di una trentina di studenti e studentesse del Kollettivo studentesco autonomo ha accolto l’arrivo di Valditara con cori e cartelli, tra cui uno con la scritta «Valditara ministro con l’elmetto vattene». I manifestanti hanno intonato slogan come «vattene, nessuno ti vuole» e hanno acceso alcuni fumogeni, creando momenti di tensione con le forze dell’ordine schierate per garantire la sicurezza. Si sono registrati alcuni spintoni tra manifestanti e agenti, senza che la protesta degenerasse ulteriormente.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori