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Exor porta in cassa 4 miliardi, Elkann rilancia su Ferrari, Stellantis e Iveco tra incertezze e nuove sfide

Dazi, norme e instabilità globale non frenano la holding degli Agnelli-Elkann che rafforza il portafoglio e difende i marchi simbolo

 Exor mette sul tavolo 4 miliardi per nuovi investimenti, Elkann rilancia la fiducia su Ferrari, Stellantis e Iveco

Exor mette sul tavolo 4 miliardi per nuovi investimenti, Elkann rilancia la fiducia su Ferrari, Stellantis e Iveco

Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, chiude la prima metà del 2025 con oltre 4 miliardi di euro in cassa destinati a nuovi investimenti. Risorse accumulate grazie alla monetizzazione di asset, incluso il collocamento di azioni Ferrari, e ai dividendi percepiti. Il valore patrimoniale lordo è salito a 40 miliardi di euro, mentre il valore netto degli attivi è pari a 36 miliardi.

Nella sua lettera agli azionisti, l’amministratore delegato John Elkann ha ribadito la fiducia nel potenziale delle società del gruppo. "Di uscire rafforzate dalle difficoltà, continuando a sostenerle e a stimolarle", ha sottolineato. E ancora: "Siamo entrati nel 2025 in un contesto di forte instabilità, segnato da dazi e incertezze normative che hanno inciso in modo significativo sulle nostre società. Sebbene questi fattori abbiano reso l'avvio dell'anno sfidante, abbiamo compiuto progressi costanti. Abbiamo ridotto la concentrazione del portafoglio attraverso operazioni di monetizzazione di successo, sostenute da un accordo strategico che porterà nuove opportunità per Iveco Group nel prossimo capitolo della sua storia, e abbiamo continuato a supportare i leadership team delle nostre società".

Tra le operazioni più rilevanti, la riduzione della partecipazione in Ferrari, che ha garantito a Exor un ritorno da 3 miliardi di euro, pari a undici volte l’investimento iniziale. Elkann ha voluto rimarcare il legame con la casa di Maranello: "La nostra fiducia in Ferrari rimane assoluta e siamo orgogliosi di esserne l'azionista di riferimento, impegnato nel lungo periodo. Siamo pronti a sostenere la società nella prossima fase del suo percorso, che sarà illustrata in occasione del Capital Markets Day di ottobre. Guardiamo inoltre con grande attesa al lancio del primo modello completamente elettrico, che incarnerà lo spirito innovativo di Ferrari".

Il numero uno di Exor ha poi rinnovato la fiducia in Antonio Filosa, nominato amministratore delegato di Stellantis lo scorso giugno: "Che saprà guidare l'azienda in un percorso di trasformazione di successo".

Antonio Filosa

Guardando al futuro di Iveco Group, Elkann ha parlato di prospettive positive: "Un futuro molto promettente perché Tata Motors dispone delle risorse e della posizione necessarie per far crescere l'azienda ed è impegnata a sostenerne la strategia di lungo periodo".

Nella stessa lettera, Elkann ha ricordato anche l’aumento della partecipazione in Philips, motivato dall’essere "guidati dalla convinzione nel potenziale di lungo periodo della società", l’avvio della nuova fase di CNH con il piano industriale al 2030 e l’affermazione di Via, recentemente quotata a New York nel settore delle tecnologie per la mobilità.

Ma a Torino emergono anche voci critiche. Il segretario generale della Fiom, Michele De Palma, ha rivolto un duplice appello all’amministratore delegato di Stellantis e alla premier Giorgia Meloni: "Una garanzia del Paese per salvaguardare il marchio Iveco dal rischio di sovrapposizioni".

Exor, dunque, rafforza la sua posizione e prepara nuove mosse in un contesto economico e politico incerto, confermando il ruolo centrale dei marchi simbolo come Ferrari, Stellantis e Iveco nella strategia di lungo periodo della holding.

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