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Italia sul tetto del mondo, il trionfo del volley femminile porta in alto anche la Lilliput di Settimo Torinese

Nel successo azzurro brillano i nomi di Yasmina Akrari e Marcello Capucchio, cresciuti nella società biancoblu

Yasmina Akrari

Yasmina Akrari (dal profilo IG)

L’Italia della pallavolo femminile ha conquistato il titolo mondiale battendo la Turchia in una finale ad alta intensità. Una vittoria che entra di diritto nella storia sportiva del Paese e che porta con sé anche un orgoglio tutto settimese, grazie alla Lilliput Pallavolo, società che negli anni ha visto crescere due protagonisti di questo trionfo: la centrale Yasmina Akrari e il team manager Marcello Capucchio.

La storia di Akrari è strettamente legata al club biancoblu, dove ha mosso i primi passi nel 2009, in Serie B2. Con la Lilliput ha disputato ben otto stagioni, scalando categorie fino all’approdo in Serie A2. Da lì la sua carriera ha preso il volo: nel 2017 è arrivato il passaggio al Chieri ’76, con cui ha ottenuto la promozione in Serie A1 e l’esordio nella massima serie. Nel 2020 è approdata al Pinerolo, club con cui ha conquistato un’altra promozione e dove tuttora milita da protagonista.

Nata a Torino il 31 agosto 1993 da madre italiana e padre marocchino, alta 185 cm e con ruolo di centrale, Akrari è diventata un punto di riferimento nei palazzetti italiani grazie alla sua fisicità e alla capacità di incidere nei momenti chiave. Nel 2024 è arrivata la prima convocazione in Nazionale, preludio al ruolo da protagonista in questa stagione culminata con l’oro mondiale di Bangkok.

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Il titolo iridato ha un valore speciale per lei e per Settimo Torinese, dove la Lilliput continua a rappresentare una fucina di talenti. Non solo atlete, ma anche figure tecniche come Marcello Capucchio, cresciuto professionalmente nella società settimese e oggi team manager dell’Italvolley femminile, già parte dello staff olimpico e adesso testimone di un trionfo che consolida il primato italiano a livello internazionale.

La vittoria in Thailandia, dunque, non è solo un successo per la Nazionale, ma anche la celebrazione di un percorso che parte dalle palestre locali e arriva ai palcoscenici globali. Un riconoscimento al lavoro di chi, come la Lilliput, da anni investe sui giovani e crede nel valore formativo dello sport, capace di portare in alto i colori italiani e di scrivere pagine memorabili di orgoglio e passione.

Marcello Capucchio

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