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Ritorna il treno Torino-Caselle: fine dei disagi, riparte la linea dopo due mesi di stop

Dal 7 settembre riapre la Torino-Ceres con collegamento all’aeroporto “Sandro Pertini”. Investiti oltre 120 milioni dal Pnrr per binari, stazioni e convogli a doppio piano, ma i pendolari attendono la prova più importante: la puntualità

Torino–Caselle, il treno riparte domani: due mesi di lavori per una linea più affidabile e accessibile

Domani, domenica 7 settembre, torna finalmente a correre il treno Torino-Caselle. Dopo due mesi di interruzioni, sostituzioni con bus navetta, corse soppresse e un fiume di lamentele da parte di pendolari e viaggiatori diretti all’aeroporto “Sandro Pertini”, la linea riapre come da programma grazie agli interventi di Rete Ferroviaria Italiana(Gruppo FS Italiane) e di SCR, società di committenza della Regione Piemonte. Si tratta di un ritorno molto atteso, perché questa volta Rfi non parla soltanto di manutenzione, ma di un vero e proprio salto di qualità: «ammodernamento e potenziamento tecnologico e prestazionale dell’infrastruttura» per garantire maggiore regolarità al servizio ferroviario.

La circolazione riprenderà sulle linee SFM4, SFM6 e SFM7 del Servizio Ferroviario Metropolitano, con collegamenti tra Torino, l’aeroporto, Ciriè e Germagnano, serviti da treni elettrici a doppio piano. Non è un caso che il cantiere sia stato aperto in estate: l’obiettivo dichiarato era ridurre l’impatto su studenti e lavoratori, per arrivare a settembre con un’infrastruttura finalmente affidabile. Ma la vera partita, come sempre, si gioca non sulle inaugurazioni, ma sulla puntualità quotidiana.

Gli interventi messi in campo sono stati numerosi e di portata straordinaria. Oltre al rinnovo dei dieci chilometri di binari sulla tratta Germagnano-Ceres, si è proceduto con lavori mirati a eliminare i punti critici che da anni creavano rallentamenti e disagi. A Caselle è stata sostituita l’intera travata metallica, operazione che consentirà di cancellare i rallentamenti tecnici lungo la tratta. Nei comuni di Mathi e Nole sono stati rifatti gli impalcati dei ponticelli, mentre a Ciriè è stato avviato l’adeguamento del fabbricato che ospiterà la nuova sottostazione elettrica. In parallelo, sono stati condotti interventi di manutenzione straordinaria dell’armamento ferroviario, la sostituzione della pensilina della stazione di Mathi, e l’adeguamento agli standard più moderni degli impianti di trazione elettrica.

Centrale anche il fronte tecnologico. È stata riconfigurata la rete del Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT), con sostituzione dei gruppi ottici a LED ai segnali e modifiche alle velocità in ingresso e uscita dalla stazione di Venaria. Sono stati rinnovati numerosi enti: dalle casse di manovra dei passaggi a livello, alle batterie delle località di servizio, fino all’upgrading completo di tutte le luci dei segnali ferroviari con tecnologia LED. Un pacchetto di lavori che non ha lasciato nulla al caso e che, nelle intenzioni, dovrebbe ridurre drasticamente le criticità che negli ultimi anni hanno reso il collegamento con l’aeroporto un vero e proprio calvario per i viaggiatori.

A tutto questo si aggiungono gli interventi per l’accessibilità delle stazioni. A Caselle Aeroporto e Caselle Torinesesono state installate nuove scale mobili, un investimento di circa due milioni di euro che consente di abbattere finalmente le barriere architettoniche ancora presenti. A Venaria Reale-Reggia i marciapiedi sono stati innalzati con lavori da 2,5 milioni, portandoli agli standard europei e migliorando la fruibilità per tutti.

Il progetto complessivo rientra nel maxi-investimento da 120,5 milioni di euro finanziato con fondi del Pnrr, destinati al rilancio delle linee regionali Torino-Ceres e Canavesana, con metà della cifra concentrata sulla tratta Torino Rebaudengo-Ceres. Una spesa ingente che testimonia la volontà di trasformare finalmente il collegamento con l’aeroporto da problema cronico a punto di forza del sistema ferroviario piemontese.

Gli orari torneranno a seguire il calendario estivo di Rfi, con percorrenze da circa 25 minuti tra Porta Susa e l’aeroporto e biglietti a 3,70 euro. Una soluzione competitiva rispetto a bus e taxi, che i viaggiatori attendono però di testare sul campo. Domani i convogli riprenderanno a correre, le foto ufficiali mostreranno binari rinnovati e stazioni più accessibili, ma i pendolari guardano oltre i comunicati e le inaugurazioni: per loro conta solo salire sul treno e arrivare a destinazione senza brutte sorprese. Dal 7 settembre la linea Torino-Caselle torna operativa, e la vera notizia sarà se, questa volta, più che i comunicati, a parlare sarà l’orologio.

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