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Torino vola in Argentina: Lo Russo e il Politecnico firmano intese storiche tra Buenos Aires e Rosario per industria, cultura e università

Dal protocollo con Javkin al doppio titolo accademico, fino al Museo della Italianità voluto dal parlamento argentino

Il sindaco Lo Russo e il rettore del Politecnico Corgnati

Il sindaco Lo Russo e il rettore del Politecnico Corgnati

Si è conclusa la missione in Argentina della delegazione torinese guidata dal sindaco Stefano Lo Russo, accompagnato da rappresentanti della Città Metropolitana di Torino e dal rettore del Politecnico, Stefano Corgnati. Un viaggio articolato tra Rosario e Buenos Aires, con l’obiettivo di consolidare i rapporti storici e aprire nuove prospettive di cooperazione tra istituzioni, università e imprese.

Il momento più significativo si è svolto a Buenos Aires, dove Lo Russo ha incontrato il sindaco Jorge Macri. "L'incontro con il sindaco Macri è stato un momento centrale della missione: Torino e Buenos Aires condividono molte sfide comuni, dalla sostenibilità dei trasporti urbani alla gestione dei servizi ambientali, fino alla necessità di rafforzare le connessioni tra università e imprese per favorire innovazione e crescita. Abbiamo concordato di avviare un percorso di lavoro congiunto che, partendo dai rispettivi punti di forza, possa tradursi in opportunità di sviluppo reciproco e in progetti concreti", ha dichiarato Lo Russo.

Prima di arrivare nella capitale argentina, la delegazione aveva fatto tappa a Rosario. Qui il sindaco torinese ha incontrato Pablo Javkin, con il quale ha firmato un protocollo di collaborazione che rinnova un legame storico. Rosario e Torino condividono infatti radici comuni legate all’emigrazione piemontese, che hanno segnato lo sviluppo culturale e sociale delle due comunità.

Il Politecnico di Torino ha avviato una nuova intesa con l’Università Nazionale di Rosario, firmando una lettera di intenti per la realizzazione di un percorso di doppio titolo. Un tassello importante, sottolineato dallo stesso rettore Corgnati: "La missione ha rafforzato la spinta a cercare collaborazioni con le università di Cordoba, Rosario e Buenos Aires".

La missione ha incluso anche incontri con il nunzio apostolico in Argentina, Miroslav Adamczyk, con il preside della Facoltà di Ingegneria dell’Universidad de Buenos Aires, e una visita al Museo dell’Immigrazione Muntref, guidata dallo storico Marcelo Huernos, tra i massimi esperti di immigrazione italiana in Sudamerica.

Infine, la visita della delegazione torinese al parlamento di Buenos Aires ha coinciso con una decisione storica: l’approvazione dell’istituzione del Museo della Italianità, che sorgerà di fronte al Rio de La Plata, accanto al monumento a Cristoforo Colombo. Un segno tangibile di come la memoria dell’emigrazione italiana continui a rafforzare i legami tra Italia e Argentina, trovando nuove forme di riconoscimento e valorizzazione culturale.

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