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Costume e Società
04 Settembre 2025 - 17:33
La televisione italiana ha un nuovo re dell’access prime time, o meglio, ha ritrovato quello di sempre. Gerry Scotti, con la sua intramontabile Ruota della Fortuna, è tornato a far girare non solo la ruota ma anche gli ascolti, riportando Canale 5 al vertice della fascia preserale. La sfida con i “Pacchi” di Rai 1, affidati a Stefano De Martino, sembrava equilibrata, un braccio di ferro tra tradizione e novità. E invece no: il pubblico ha scelto, e ha scelto Scotti.
I dati Auditel parlano chiaro: mercoledì 3 settembre, la Ruota della Fortuna ha convinto 4.109.000 spettatori, pari al 23% di share, superando i 3.993.000 spettatori (22,4%) di Affari Tuoi. Una vittoria di misura, certo, ma pur sempre una vittoria. La verità è che l’effetto nostalgia funziona, e quando lo si affida a un conduttore che ha fatto della sobrietà e della complicità con il pubblico il suo marchio di fabbrica, il risultato diventa travolgente.
Non è un caso se, dalla prima puntata del 14 luglio, lo show abbia mantenuto una media sopra i 3,5 milioni di spettatori, arrivando a sfiorare il 27% di share nelle settimane successive. In alcuni casi, la ruota ha toccato vette da record, con punte oltre i 5,5 milioni di spettatori e picchi del 31% di share. Numeri che mancavano da anni a Mediaset in quella fascia, numeri che raccontano non solo un successo televisivo, ma un vero e proprio fenomeno popolare.
E la consacrazione è arrivata anche dall’alto. L’altra sera, a sorpresa, è comparso negli studi Pier Silvio Berlusconi. Un ingresso dietro le quinte che vale più di mille comunicati stampa: il numero uno di Mediaset ha voluto fare personalmente i complimenti a Scotti per i risultati straordinari. Un gesto simbolico, ma potente, che sancisce il trionfo della Ruota della Fortuna e del suo conduttore. Un abbraccio che sembra dire: “La televisione, quella vera, è ancora qui, e tu sei il nostro campione”.
Mentre la Rai si affida al volto giovane di Stefano De Martino per rivitalizzare i suoi Pacchi, Scotti dimostra che il pubblico italiano, alla fine, preferisce l’affidabilità rassicurante del “Signor TV”. La sua figura bonaria, il sorriso caldo, l’ironia mai sopra le righe sono diventati un porto sicuro per milioni di famiglie, che alle 20.30 si ritrovano davanti allo schermo come in un rito collettivo.
C’è chi dice che la televisione generalista sia in declino, che ormai il futuro appartenga alle piattaforme e allo streaming. Forse è vero, ma intanto Gerry Scotti continua a riempire il prime time con un format vecchio di decenni eppure incredibilmente vivo. La ruota gira, le lettere si scoprono, i concorrenti si emozionano, e il pubblico, a casa, partecipa con la stessa passione di trent’anni fa.
Il messaggio è chiaro: la televisione italiana ha ancora bisogno di volti che sappiano parlare alla gente senza artifici, di programmi semplici che non hanno paura di essere popolari. E Gerry Scotti, con la sua Ruota della Fortuna, dimostra che quando il meccanismo è oliato e il padrone di casa è il più amato dagli italiani, non ce n’è per nessuno. Neppure per i Pacchi.
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