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30 Agosto 2025 - 11:56
E' nato il più grande network editoriale d’Italia: La Voce in prima linea
E poi succede. Succede che in un’Italia dove l’editoria arranca, dove i giornali locali devono lottare ogni giorno per sopravvivere e difendere il proprio ruolo, tanti decidono di mettersi insieme. Succede che nasce la più grande esperienza editoriale del Paese. E succede che La Voce è lì, fianco a fianco con testate storiche e nuove realtà, in un progetto che segna un cambio di passo per tutti. Con noi ci sono colleghi piemontesi come Sprint e Sport, Corriere di Chieri, Torino Cronaca, Il Saviglianese, ma anche testate di altre regioni, tra cui Associated Medias, Buonasera24, Ciociaria Oggi, Il Crotonese, Il Roma, La Città di Salerno, La Provincia di Civitavecchia, Latina Oggi, La Voce di Mantova, La Voce di Rovigo, Metropolis, Il Denaro, Mondanità, Lo Strillone, Rivista Italiana di Difesa, Cipolline. Un mosaico che racconta l’Italia intera, dal Piemonte alla Calabria, dal Lazio alla Campania, senza dimenticare la forza dei piccoli centri e delle comunità locali.
Questo progetto prende forma sotto il nome di Consorzio Nasce, promosso dalla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori). Non si tratta di un cartello di comodo, ma di una vera alleanza che vuole dare nuova linfa all’informazione. L’obiettivo è semplice e allo stesso tempo ambizioso: unire le energie di testate locali, provinciali, regionali e di settore, per creare una rete capace di rafforzare la pluralità dell’informazione, offrendo al lettore notizie verificate, approfondite e di qualità. Un antidoto concreto alle fake news e, insieme, un nuovo modello per restituire dignità e prospettiva al giornalismo italiano.
Il Consorzio mette in comune le forze. Ogni testata porta i propri contenuti originali, specialistici, locali o settoriali, contribuendo a un palinsesto integrato che unisce la ricchezza delle singole voci in un coro nazionale. Non solo. I giornali condividono anche i dati di traffico, partecipano a un sistema tecnologico unico in Italia (e forse in Europa) che permette di monitorare in tempo reale utenti unici, pagine viste e impression, regione per regione, provincia per provincia. Questo significa trasparenza, ma anche capacità di attrarre inserzionisti pubblicitari di livello nazionale, che da soli nessuno di noi avrebbe potuto raggiungere. Una svolta per le imprese, una boccata d’ossigeno per l’editoria locale.
I numeri già parlano chiaro: nel solo mese di aprile 2025 il Consorzio Nasce ha superato i 17 milioni di utenti unici e ha sfiorato i 44 milioni di pagine viste. Nell’ultima settimana del mese, oltre 3 milioni di utenti unici e 8,6 milioni di pagine viste. Non sono statistiche vuote, ma la prova che c’è ancora fame di informazione seria, di notizie raccontate da chi conosce i territori e li vive ogni giorno. È la dimostrazione che i giornali locali, se messi in rete, diventano un gigante capace di farsi sentire a livello nazionale senza perdere il contatto con le proprie comunità.
La sfida non è stata semplice: mettere insieme i dati, sincronizzare piattaforme diverse, costruire un sistema che fosse non solo funzionale, ma anche equo. Oggi il cuore del Consorzio è una piattaforma tecnologica avanzata, ideata dal guru dell’editoria Gian Luigi Cavallo, che non solo raccoglie e distribuisce i dati, ma inserisce direttamente da remoto i banner pubblicitari degli inserzionisti nei portali aderenti, garantendo tracciabilità e report dettagliati sulle performance. Una macchina che lavora in tempo reale, restituendo proporzionalmente alle testate i ricavi derivanti dalle campagne pubblicitarie nazionali.
Con oltre venti portali di informazione coinvolti, distribuiti su tutto il territorio italiano, il Consorzio Nasce rappresenta un unicum: unire realtà di nicchia per costruire una grande voce corale. L’incremento dell’offerta pubblicitaria, la possibilità di consolidare il pubblico con oltre 121 milioni di pagine viste negli ultimi 90 giorni, la condivisione di risorse e competenze, il rafforzamento della visibilità: sono questi i cardini di un progetto che guarda avanti, con la consapevolezza che la vera forza dell’informazione sta nella collaborazione.
Perché non è vero che i giornali sono morti, dovevano semplicemente reinventarsi. Perché oggi, più che mai, l’Italia ha bisogno di giornali liberi, radicati nei territori e al tempo stesso capaci di parlare con voce unita. La Voce c’è, in prima fila. Perché crediamo che la nostra missione – dare voce ai cittadini, raccontare i fatti, contrastare le menzogne – meriti di essere portata più lontano possibile. Questa è la sfida che abbiamo raccolto. Questa è la strada che abbiamo scelto.
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