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Quincinetto si prepara a un 2026 memorabile: tra musica, cultura e gemellaggi internazionali

Il sindaco Angelo Canale Clapetto chiama a raccolta associazioni e cittadini per costruire insieme un anno di grandi celebrazioni: centenario della Filarmonica Aurora, cinquant’anni della Biblioteca Alberton e trentennale del gemellaggio con Marnaz

Quincinetto si prepara a un 2026 memorabile: tra musica, cultura e gemellaggi internazionali

Il sindaco

Il Comune di Quincinetto si prepara a vivere un 2026 che difficilmente verrà dimenticato. Non un anno qualsiasi, ma un mosaico di ricorrenze, progetti e iniziative che si intrecciano tra memoria, cultura, musica e vita associativa. A guidare questo percorso è il sindaco Angelo Canale Clapetto, che con due comunicazioni ufficiali ha voluto dare un segnale forte e immediato: non c’è tempo da perdere, bisogna iniziare a programmare fin d’ora perché il prossimo anno sia davvero un’occasione di orgoglio e partecipazione per tutta la comunità.

I motivi per festeggiare non mancano e toccano corde profonde della storia collettiva. Il 2026 segnerà i 100 anni della Filarmonica Aurora, una realtà che ha accompagnato intere generazioni, scandendo con la musica le tappe della vita cittadina, dalle cerimonie solenni alle feste popolari. Ci saranno poi i 50 anni della Biblioteca Civica “Ing. E. Alberton”, luogo simbolico di cultura e di conoscenza, nato grazie alla lungimiranza di chi ha creduto nel valore della lettura e dell’istruzione come strumenti di crescita. E ancora, i 30 anni del gemellaggio con il Comune francese di Marnaz, un legame che ha permesso di stringere rapporti di amicizia, scambio e solidarietà al di là dei confini nazionali.

Ma l’Amministrazione comunale non intende fermarsi al doveroso ricordo. C’è l’idea di dare respiro internazionale alle celebrazioni, con la richiesta all’Unesco di inserire la musica bandistica nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale, e con la proposta alle Poste Italiane di emettere un francobollo commemorativo dedicato a Quincinetto come palcoscenico del canto e della musica. Non mancheranno infine iniziative artistiche di grande richiamo, come la mostra dedicata ai quadri del pittore Alfonso Bersani a Casa Bringhen, un’occasione per intrecciare memoria storica, arte e valorizzazione del territorio.

Per affrontare un calendario così denso, il sindaco Clapetto ha deciso di coinvolgere direttamente il mondo dell’associazionismo, vero motore della vita cittadina. Nel suo appello ha sottolineato come sia necessario un accordo di programmi che permetta di ottimizzare al meglio risorse ed energie, mettendo in rete le diverse competenze. Non una semplice collaborazione, dunque, ma un impegno collettivo che richiede la partecipazione di tutti. L’elenco delle realtà chiamate a raccolta è lungo e variegato: dalla Banda Musicale “Filarmonica Aurora” al Coro “La Rupe”, dal Gruppo Alpini all’Oratorio San Carlo Acutis, senza dimenticare la Pro Loco, l’U.S.D. Quincinetto Tavagnasco, l’Associazione Culturale Vivo Quincinetto, la Vertical Scalo, il Comitato Gemellaggio Quincinetto/Marnaz e molte altre. Un tessuto sociale ricco e vitale che rappresenta la vera forza del paese.

Il primo passo per mettere in moto questa macchina organizzativa è già fissato: venerdì 12 settembre 2025 alle ore 21.00, in Municipio, si terrà l’incontro aperto non solo ai direttivi delle associazioni, ma anche a tutti i cittadini che vorranno dare il proprio contributo di idee e di tempo. Un appuntamento che si annuncia come il vero battesimo del 2026 quincinettese, un momento in cui iniziare a immaginare, discutere e progettare insieme.

Nelle parole del sindaco traspare la convinzione che solo attraverso una partecipazione diffusa e condivisa si possano affrontare le sfide organizzative di un anno tanto impegnativo. Non bastano i proclami o la buona volontà dell’amministrazione: serve il sostegno di chi, giorno dopo giorno, anima il paese con attività culturali, sportive e sociali. “Auspichiamo una significativa partecipazione”, ha scritto il primo cittadino, ribadendo che il successo del 2026 dipenderà dalla capacità di fare rete e di unire forze e competenze diverse.

Il prossimo anno, insomma, non sarà soltanto una sequenza di ricorrenze, ma potrà diventare un grande laboratorio di comunità, capace di valorizzare tradizioni e al tempo stesso di proiettare Quincinetto verso il futuro. La sfida è ambiziosa, ma la strada è stata tracciata: le celebrazioni del 2026 vogliono essere un momento in cui la storia, la musica, la cultura e la solidarietà si fondono in un unico grande abbraccio collettivo, destinato a lasciare il segno nella memoria di tutti.

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