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Stash colpito dal Covid: “Ho avuto paura”

Il cantante dei The Kolors costretto a letto dalla malattia. Gli epidemiologi Rezza e Cislaghi avvertono: “Il virus circola ancora, non sottovalutiamolo”

Stash colpito dal Covid: “Ho avuto paura”

Stash colpito dal Covid: “Ho avuto paura”

Il virus SarsCoV2 "circola ancora" e "non deve essere oggetto di negazionismi". Il monito arriva dall'epidemiologo Gianni Rezza dopo l'annuncio su Instagram del cantante Stash dei The Kolors di aver contratto il Covid e di essere costretto a letto, impaurito, con i sintomi della malattia per la quale ha già temuto di morire, in ospedale, durante la pandemia. E quello di Stash non è un caso isolato: le infezioni infatti, secondo l'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di sanità (Iss), sono in leggero aumento nell'ultima settimana e si riaccendono i timori per i soggetti più fragili e gli anziani per i quali, affermano gli esperti, andrebbe valutato un richiamo del vaccino.

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Al 20 agosto, segnala l'Iss, l'occupazione dei posti letto in area medica per il Covid è pari a 1,1% (652 ricoverati), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (1,0% al 13/08/2025). È invece in diminuzione l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,2% (18 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (0,3% al 13/08/2025). I tassi di ospedalizzazione sono più elevati nelle fasce di età più alte (tasso di ospedalizzazione nelle fasce 80-89 e over-90 anni rispettivamente pari a 11 e 18 per 1.000.000 abitanti). Quanto alla diffusione del virus, l'indice di trasmissibilità (Rt) - un parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva - è pari a 1,34 (1,1-1,61), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (Rt 1,12 al 29/07/2025). Numeri che riaccendono i riflettori sul virus della pandemia 2019 mentre "l'attenzione mediatica - osserva Rezza - è giustamente concentrata sui virus trasmessi da zanzare e la polemica politica ha preso di mira i vaccini".

Stash posta il suo test positivo per il Covid-19 e l'occasione "è ghiotta per ricordare che, purtroppo, SarsCoV2 ancora circola, e non può solo essere oggetto di negazionismi. Di fatto - prosegue Rezza - la curva epidemica, secondo quanto riportato da Ecdc, mostra un aumento dei casi in diversi paesi europei alla 27a settimana (in pieno luglio), anche se resta basso il livello di ospedalizzazioni e decessi". Dunque, "nulla di eclatante - puntualizza l'epidemiologo - ma rimuovere del tutto il problema può non essere saggio. SarsCoV2 resta un virus capriccioso, con una stagionalità ancora non ben assestata. Ed anche se nella sua variante Omicron, quella circolante, non colpisce più primariamente i polmoni, l'infezione virale può ancora minacciare seriamente la salute di anziani e altre persone a rischio. In queste categorie di persone, prevenirne le conseguenze, anche grazie ai richiami vaccinali, può essere importante".

Della stessa opinione anche l'epidemiologo Cesare Cislaghi che, sulla rivista 'Epidemiologia e prevenzione', ricorda che la settimana scorsa i decessi in Italia sono stati dieci. È facile ipotizzare, sottolinea l'esperto, che una ragione dei maggiori contagi sia dovuta alla maggior promiscuità sociale nelle settimane estive, quando nei locali, soprattutto se dotati di aria condizionata, l'aerazione è molto ridotta. Inoltre, i dati di luglio dell'Iss mostrano che per tutte le età i soggetti positivi asintomatici sono più dei tre quarti dei contagiosi: "Questa moltitudine di asintomatici è una buona notizia dal punto di vista clinico, perché significa che i contagi non hanno innescato un vero processo patologico, ma dal punto di vista della circolazione del virus - afferma Cislaghi - significa che è impossibile interrompere la catena dei contagi quando non si sa chi sia contagioso".

Nessun allarme, insomma, tuttavia l'invito resta quello alla prudenza: "In questa situazione di non emergenza il consiglio è quello di avere molta attenzione, se contagiati, a non diffondere il virus, e, se fragili, a considerare l'opportunità di effettuare un nuovo richiamo vaccinale. Per il resto, bisogna osservare la circolazione del virus, senza autoconvincersi che tutto sia finito; forse presto potrebbe essere così, ma invece potrebbe accadere che il virus rialzi la testa, e questo - conclude l'epidemiologo - non è oggi un rischio che si possa ritenere del tutto scongiurato".

Stash colpito dal Covid: tour fermo e paura che riaffiora

Il cantante dei The Kolors, Stash, continua a combattere contro il Covid. Il tampone, racconta lui stesso, è risultato “positivissimo” e i sintomi non si sono limitati a qualche giorno di febbre: perdita di gusto e olfatto, forte infiammazione e una terapia cortisonica che – a suo dire – non ha dato alcun beneficio, anzi “è stata come gettare benzina sul fuoco”.

Dietro questo nuovo contagio si nasconde però un ricordo ancora più amaro. Per la prima volta, Stash ha confidato di aver vissuto nel 2020 un dramma personale mai rivelato del tutto: un ricovero in ospedale con polmonite bilaterale, ore interminabili con l’ossigeno e soprattutto “una fottuta paura di morire”. Da allora, ammette, la sua vita è segnata da un trauma che non riesce a cancellare: “Io sono traumatizzato… non posso dimenticare quello che ho vissuto. Se devo prendere un aereo, non riesco a non proteggermi e proteggere gli altri”.

La positività di questi giorni ha avuto ripercussioni pesanti anche sul piano professionale. I The Kolors sono stati costretti ad annullare tre date molto attese del tour estivo in Sicilia: Agira, Messina e Gela (21-23 agosto). Una doccia fredda per i fan, molti dei quali avevano già prenotato viaggio e alloggio. A Messina, inoltre, non sono mancate polemiche per il contributo simbolico di 1,50 euro richiesto per prenotare l’ingresso a un concerto che era stato presentato come gratuito. Un dettaglio che ha fatto infuriare parte del pubblico, tanto che la band e i legali stanno ora valutando chiarimenti.

Eppure, dietro le polemiche, resta la fragilità di un artista che si trova ancora una volta a fare i conti con un virus che molti considerano ormai alle spalle, ma che continua a colpire. Stash lo dice chiaramente: “Non posso chiamarlo influenza, è rispetto verso chi ti sta vicino, magari una persona fragile”.

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