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18 Agosto 2025 - 15:13
Addio al caos davanti alle scuole: a Chivasso arrivano le telecamere, chi sgarra paga
A Chivasso, con il suono della prima campanella di settembre, non ci saranno solo i quaderni nuovi e gli zaini sulle spalle. Ci sarà anche una città diversa, che prova a cambiare il proprio rapporto con la mobilità davanti alle scuole. La Giunta comunale ha infatti deliberato l’istituzione della Zona Scolastica, un provvedimento che porta con sé varchi elettronici, controlli più rigidi e un obiettivo chiaro: mettere la sicurezza dei bambini al primo posto.
Secondo la definizione del Codice della Strada, la Zona Scolastica è un’area urbana “in cui viene garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente”. In pratica significa che, durante gli orari di ingresso e di uscita, la circolazione dei veicoli sarà fortemente limitata e monitorata da dispositivi elettronici capaci di rilevare automaticamente i transiti.
Il sindaco Claudio Castello ha spiegato così la scelta: “Le Zone Scolastiche sono uno strumento in più per disciplinare il traffico di una città che è un crocevia di tanti utenti della strada. Non vogliamo punire, ma premiare la sicurezza pedonale e proteggere la salute di tutti. C’è poi un altro aspetto fondamentale: favorire l’autonomia dei bambini. In Italia, purtroppo, i livelli di indipendenza negli spostamenti quotidiani sono tra i più bassi d’Europa, con conseguenze negative sulla capacità di orientarsi e di socializzare”.
Il progetto non riguarda una sola scuola, ma quasi tutta la rete scolastica cittadina, distribuita tra centro e frazioni. I varchi elettronici saranno installati per fasi. Ai plessi Marconi/Cosola/Europa Unita in via Marconi, saranno attivi in tre punti: lungo la corsia sud di viale Matteotti (all’intersezione con via Lungo Piazza d’Armi), lungo la corsia nord (all’intersezione con via Po) e in via Isonzo, all’altezza di via Basso. All’Istituto comprensivo Alessandro Dasso, i varchi saranno posizionati in via Blatta, vicino a via Caluso, e in via Gozzano, all’altezza di vicolo Giacosa. Per la scuola Demetrio Cosola di Castelrosso, i controlli saranno in via Don Bosco e in via Sant’Antonio. Nei pressi dell’Istituto Cosola/Bambi, saranno installati due dispositivi lungo viale Cavour: uno all’incrocio con viale Vigili del Fuoco e l’altro con viale Vittorio Veneto. Per il comprensivo Dasso/Mazzucchelli, il varco sarà collocato in via Mazzè, all’incrocio con via Rivera. Infine, in via Paleologi, all’intersezione con via Berruti, sarà monitorata la circolazione intorno agli istituti Cosola/Peter Pan/Europa Unita.
I dispositivi saranno attivi da settembre a giugno, esclusivamente nei giorni di frequenza scolastica. Tre le finestre orarie: mattino dalle 7.45 alle 9.00, pausa pranzo dalle 12.45 alle 14.15, pomeriggio dalle 15.45 alle 16.45.
Nelle prime settimane non scatteranno multe. Sarà un periodo di rodaggio, pensato per consentire a famiglie e cittadini di abituarsi al nuovo sistema. Ma le regole restano quelle già note: niente auto nelle aree interdette, salvo specifiche autorizzazioni. A spiegare e sensibilizzare saranno la Polizia Locale e i nonni vigili, che continueranno a presidiare i varchi.
Non tutti saranno esclusi. Sul portale del Comune sarà attiva una sezione dedicata, simile a quella già usata per l’Area Pedonale Urbana di via Torino, dove residenti, disabili e titolari di passi carrai potranno registrarsi e ottenere un permesso di transito. Anche gli insegnanti, se le scuole autorizzeranno l’ingresso in cortile per il parcheggio, potranno avere lo stesso trattamento, purché le direzioni didattiche inseriscano le loro targhe nel sistema.
L’iniziativa non riguarda solo la viabilità. È un tentativo di cambiare abitudini radicate: ridurre l’uso dell’auto davanti alle scuole, incoraggiare spostamenti a piedi o in bicicletta, educare le famiglie a pensare che i bambini possano – e debbano – conquistare un po’ di autonomia.
La speranza dell’amministrazione è che le famiglie comprendano il senso del provvedimento, evitando di viverlo come un’imposizione. “Confidiamo nel buon senso dei cittadini”, commenta il sindaco. Una sfida non banale, in una città che ogni mattina si trova ad affrontare un traffico intenso e caotico, soprattutto attorno ai plessi scolastici.
Per ora la Polizia Locale sta effettuando test tecnici di installazione. Può capitare di vedere i pannelli accesi, ma non hanno ancora valore ufficiale: sono soltanto prove.
Con l’avvio delle Zone Scolastiche, Chivasso si allinea a tante altre realtà italiane che hanno già intrapreso questa strada. È un primo passo verso una mobilità più sostenibile, ma anche un banco di prova: sarà il comportamento quotidiano dei cittadini a dire se la rivoluzione della sicurezza davanti alle scuole potrà davvero funzionare.
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