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Il murale più lungo del Canavese: ecco dove si trova

Un’opera spontanea celebra paesaggi, vini e bellezze naturali. L’inaugurazione il 26 settembre, tra sport, natura e una sorpresa ancora segreta

Il murales più lungo del Canavese

Il murales più lungo del Canavese: ecco dove si trova

C’è un punto lungo la statale 26, all’altezza di Candia Canavese, dove il traffico rallenta e i passanti si fermano col cellulare in mano. Non per un incidente o una pattuglia, ma per un evento inaspettato: un murales lungo 26 metri sta prendendo vita, probabilmente il più grande mai realizzato in tutto il Canavese.

A firmarlo sono Debora Signorini e Gian Mario Quagliotto, due artisti locali che hanno deciso di regalare un’opera alla comunità. Nessuna commissione pubblica, nessun bando: solo il desiderio di valorizzare la propria terra attraverso l’arte, trovando pieno sostegno da parte del Comune di Candia e dai proprietari della casa sulla quale si sta dipingendo, Roberto e Giovanni Actis Dato.

“È un’idea nata dagli artisti, condivisa dall’amministrazione”, commenta con orgoglio il sindaco Mario Carlo Mottino, che fin da subito ha abbracciato il progetto. E il risultato promette di lasciare il segno, perché questa parete diventa una finestra aperta sul territorio: sulle colline dell’anfiteatro morenico di Ivrea, dove cresce l’Erbaluce, sui vigneti da cui nasce il rosso canavesano, sul lago di Candia, cuore verde e blu del paese, e sull’intero paesaggio che unisce natura e lavoro umano.

Un’opera corale che riassume l’identità di un luogo: paesaggi, colori e simboli capaci di parlare a chiunque attraversi questa strada, ma anche di offrire un’occasione di orgoglio locale a chi quella terra la abita da sempre. L’arte, qui, si fa manifesto culturale, richiamo per il turismo, memoria visiva e stimolo al racconto. Nulla di statico, nulla di decorativo. Una parete diventa una cartolina di 26 metri, viva e in continuo dialogo con chi la osserva.

La data da segnare in calendario è il 26 settembre alle ore 17, quando il murales sarà inaugurato ufficialmente. Un appuntamento che racchiude tre anniversari simbolici per la comunità di Candia. Il primo è lo Sportcity Day del 21 settembre, occasione in cui il paese promuove sport e stili di vita sani per tutte le età. Il secondo è il trentesimo anniversario del Parco Naturale del Lago di Candia, istituito nel 1995 e oggi punto di riferimento per il turismo naturalistico in Piemonte. Il terzo, invece, è avvolto dal mistero e lascia intravedere una rivelazione importante per il giorno dell’evento.

Intanto, giorno dopo giorno, il murales cresce. I colori si accendono sotto il sole d’agosto, le figure si delineano. Alcuni abitanti passano ogni mattina per vedere a che punto sono gli artisti, qualcuno porta una bottiglietta d’acqua, qualcun altro scatta una foto da pubblicare sui social. La comunità osserva e partecipa, con quella curiosità che solo i grandi cambiamenti di senso e di forma riescono a generare.

L’opera – è già evidente – non finirà il suo ruolo con la fine dei lavori. Diventerà tappa di camminatori e cicloturisti, sfondo per selfie e cartoline, punto di inizio per raccontare ai più giovani la storia di questa terra. Sarà anche un’occasione per riflettere sul ruolo che l’arte pubblica può avere nei piccoli centri, troppo spesso dimenticati e lasciati ai margini.

Con questo gesto gratuito e potente, Candia Canavese si prende il diritto di raccontarsi con fierezza. Lo fa senza retorica, ma con il linguaggio diretto dei colori e delle forme, che arriva ovunque, anche dove le parole a volte non bastano. Il Canavese, da oggi, ha un nuovo biglietto da visita: lungo 26 metri, visibile a tutti, impossibile da ignorare.

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