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Serramenti nuovi alle scuole del paese? Città Metropolitana presenta il conto. Ed è di quasi mezzo milione

Il progetto riguarda la sostituzione di tutti gli infissi tranne quelli del blocco del 2014

Serramenti nuovi alle scuole del paese? Città Metropolitana presenta il conto. Ed è di quasi mezzo milione

La scuola e la sindaca Rosanna Giachello

Serramenti nuovi per la scuola dell’infanzia e primaria di via Thaon de Revel. È questo l’intervento che l’amministrazione comunale ha chiesto alla Città metropolitana di Torino, ottenendo una prima stima tecnica: 380.000 euro. Lo prevede il Documento di fattibilità delle alternative progettuali redatto dalla Direzione Azioni integrate con gli Enti locali, che descrive nel dettaglio le caratteristiche e i vincoli dell’edificio scolastico, oltre alla possibilità di accedere agli incentivi statali del Conto Termico 2.0.

La struttura, costruita a fine Ottocento per ospitare l’asilo infantile, è stata acquisita dal Comune ed è stata ampliata negli anni ’80, ospitando oggi la scuola dell’infanzia e quella primaria, su due piani distinti. Nel 2014, visto l’aumento degli iscritti, si è aggiunto un secondo fabbricato su via Montebello. Il nucleo originario ha oltre 70 anni e, secondo il Codice dei beni culturali, è da considerarsi vincolato. “Per questo – precisano i tecnici – ogni intervento dovrà essere autorizzato dalla competente Soprintendenza”.

Nel dettaglio, l’intervento riguarda la sostituzione di tutti i serramenti esterni, tranne quelli installati nel 2014. Gli infissi attuali, posati negli anni ’80, sono in alluminio con doppio vetro non a camera: non soddisfano più i requisiti di isolamento termico e acustico e in diversi casi mostrano segni di usura, difficoltà di apertura e vetri fissi non conformi alla normativa sulla luminosità.

La scuola primaria e dell'infanzia di Verolengo

La parte più antica dell’edificio, affacciata su via Thaon de Revel e via Montebello, sarà dotata di nuovi infissi in legno di pino lamellare, sistema “finger joint”, con profili di 80 mm x 80, disegno simile all’originale e apertura ad una o più ante. Obiettivo: migliorare l’isolamento, garantire durabilità e rispettare l’identità storica della scuola. Per il resto dell’edificio verranno invece utilizzati serramenti in alluminio a taglio termico, con vetro selettivo nelle porzioni soggette a forte esposizione solare.

Il Comune punta ad accedere al Conto Termico 2.0, che prevede contributi per l’efficientamento energetico: “Per questo motivo – si legge nel documento – tutti i nuovi infissi dovranno rispettare il valore di trasmittanza termica ≤ 1,30 W/m²K”.

Ma non solo infissi: il progetto prevede anche il restauro dei due portoni lignei originali, risalenti probabilmente alla fine dell’Ottocento. Il portone principale si trova su via Thaon de Revel, quello secondario su via Montebello. Entrambi saranno restaurati in loco da un professionista abilitato, con trattamenti conservativi e interventi di falegnameria, per recuperare le superfici rovinate da tempo, intemperie e funghi.

Una particolare attenzione verrà data anche alla porta tagliafuoco presente su via Montebello, oggi dotata di maniglione antipanico e utilizzata come uscita di sicurezza per la palestra. Sarà sostituita con una nuova porta in legno, sempre con apertura antipanico interna, come richiesto dalla Soprintendenza.

Infine, per garantire la sicurezza dei bambini, saranno installate barre di protezione anticaduta in tutti i vani finestra del piano superiore dove i davanzali risultano troppo bassi. I parapetti saranno in ferro tubolare da 40 mm, verniciati con smalto ferromicaceo e ancorati a parete. È prevista anche la riverniciatura delle inferriate esistenti, previa pulizia e scartavetratura.

Due le soluzioni previste per la realizzazione dell’opera:

  • Soluzione 1, lavori in un unico lotto: 380.000 euro + IVA.

  • Soluzione 2, tre lotti separati:
    – 59.500 euro + IVA per gli infissi in legno e il restauro dei portoni;
    – 184.500 euro + IVA per i serramenti in alluminio al piano terra;
    – 136.000 euro + IVA per quelli al primo piano.

La decisione finale spetterà ora all’amministrazione comunale, che dovrà valutare tempi e risorse disponibili, tenendo conto anche della possibilità di inserire l’intervento nel Piano triennale delle opere pubbliche e nell’elenco annuale dei lavori.

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