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Fabrizio morto a 41 anni, gli amici gli dedicano un maxi raduno di trattori e camion in Canavese

Oltre quaranta camion e trattori da tutto il Piemonte e Milano per onorare un amico scomparso

Fabrizio morto a 41 anni, gli amici gli dedicano un maxi raduno di trattori e camion in Canavese

Fabrizio morto a 41 anni, gli amici gli dedicano un maxi raduno di trattori e camion in Canavese

C’erano il rombo dei motori, l’odore del gasolio e l’eco della musica. Ma soprattutto c’era lui, Fabrizio Vigliocco, anche se non c’era. Se ne è andato il giorno di Pasquetta, all’improvviso, lasciando un silenzio troppo rumoroso per chi gli voleva bene. E proprio per questo, sabato e domenica, amici, appassionati e colleghi hanno deciso di farlo tornare a vivere nel modo che più gli sarebbe piaciuto: un grande raduno di camion e trattori, con il cuore pieno e i motori accesi.

L’hanno chiamato “Truck and Tractor”, un evento che è molto più di una festa. Un omaggio. Un abbraccio collettivo. Il piazzale della ditta Lammardo, in frazione Carolina a Caluso, si è trasformato in un tempio del rombo, con oltre 40 mezzi arrivati da tutto il Piemonte e da Milano. Organizzatori dell’evento, i fratelli Giovanni e Michele Lammardo, che con Fabrizio avevano condiviso non solo la passione per i mezzi pesanti, ma anche una sincera amicizia.

Il camion di Fabrizio Vigliocco

L’appuntamento, giunto all’ottava edizione, quest’anno aveva un significato speciale: era dedicato interamente a Fabrizio, 41 anni appena, papà di tre figli, marito, volontario instancabile, colonna della Pro Mandria APS di Chivasso. Uno che non faceva rumore, ma lasciava il segno. Uno che teneva insieme le cose.

Il gruppo musicale Insanity ha scaldato l’atmosfera. Ma la musica più forte, in fondo, era quella della memoria. Fabrizio c’era in ogni sguardo, in ogni clacson suonato, in ogni riflesso di luce sulle cromature dei camion.

Quando, ad aprile, la notizia della sua morte ha iniziato a correre per le strade di Caluso e Mazzè, il tempo si è fermato. I social si sono riempiti di fotografie, saluti, ricordi. La Pro Mandria ha scritto solo quattro parole: “Non ci sono parole… Ciao Fabrizio”. E in quel silenzio, c’era tutto il dolore.

Al Santo Rosario nella sua casa a Mazzè e poi al funerale nella chiesa parrocchiale di Caluso, il paese si è stretto intorno alla moglie Chiara, ai figli Celeste, Greta e Samuele, al padre Renato, alla sorella Silvia, ai cognati Giuseppe, Cristian, Valentina, ai tanti amici che non hanno mai smesso di sentirlo vicino.

Fabrizio era di quelli che fanno la differenza. Non per ciò che dicono, ma per come ci sono.

Il raduno “Truck and Tractor” è stato un modo per dire che la memoria non muore, se la tieni accesa con amore. Che certe vite non finiscono, ma cambiano forma. Che Fabrizio Vigliocco è ancora lì, con il sorriso tra le mani sporche di lavoro, con il cuore che batte al ritmo di un motore acceso.

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