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20 Luglio 2025 - 22:01
Saldi d’estate: tra sconti e consapevolezza, l’arredo torna protagonista
Con luglio sono tornati, come ogni anno, i saldi estivi. E anche il comparto dell’arredamento, solitamente meno effervescente rispetto al fast fashion, si allinea alla stagione degli sconti con cartelloni vistosi, ribassi evidenti e un’aria di rinnovamento che attraversa showroom e siti web. Ma dietro al rosso dei cartelli –30 %, –50 %, –60 % – si muove qualcosa di più profondo: una riflessione collettiva sul valore della casa, sui comportamenti d’acquisto e sulla voglia (o la fatica) di cambiare.
Dopo un triennio segnato da pandemia, inflazione e incertezze geopolitiche, il mercato dell’arredo sembra voler ripartire da una domanda semplice: abbiamo ancora voglia di cambiare il divano, la libreria, il letto?
La risposta non è scontata. Il ritorno alla centralità dello spazio domestico ha lasciato strascichi evidenti, ma ha anche generato nuove sensibilità: sostenibilità, durata, comfort, estetica misurata. E oggi, più che mai, si compra con cautela, scegliendo con attenzione.
I saldi diventano così uno specchio del presente: un’occasione per chi ha rimandato un acquisto, una finestra per le aziende che vogliono svuotare i magazzini e testare tendenze in vista dell’autunno. I primi segnali sono arrivati già a giugno, con offerte crescenti su articoli in pronta consegna, linee discontinue o modelli dalle dimensioni particolari. E se in passato era il prezzo a dettare il ritmo, oggi entra in gioco una variabile più complessa: il senso.
Nei punti vendita fisici, si parte con sconti fra il 20 e il 40 %, spesso su pezzi di media gamma, per poi scendere con maggiore decisione verso fine luglio. Online, il gioco è ancora più spinto: promozioni “a tempo”, countdown, codici sconto personalizzati. Accanto ai ribassi, si moltiplicano le formule accessorie: consegna gratuita, montaggio incluso, incentivi per chi restituisce o dona vecchi mobili.
Tra le proposte più interessanti segnalate dai consumatori ci sono, ad esempio, i divani angolari letto che scendono sotto i 1.000 euro con sconti superiori al 60 %. In alcuni store, come Mobilandia, in corso Grosseto 22 a Torino, è comparso il modello “Postitano”, completo di braccioli contenitore e due sedute relax, che da 2.650 euro è stato ribassato a 999 euro. Un taglio netto, in linea con il trend di “rientro nel budget” che molti acquirenti cercano.
Anche le poltrone con relax elettrico, spesso considerate prodotto premium, rientrano nelle offerte più aggressive. È il caso della Estrella, vista a 399 euro (anziché 998), un prezzo che avvicina alla fascia media un oggetto prima esclusivo. Divani con meccanismi elettrici integrati vengono proposti intorno agli 849 euro, mentre le versioni con relax manuale restano una delle opzioni più richieste da chi cerca comfort senza superare gli 800 euro.
Gli store fisici sembrano scommettere su un'esperienza sensoriale più coinvolgente: spazi ridisegnati, ambientazioni in stile scandinavo o boho, tessuti soft touch e palette neutre. Il consumatore entra, tocca, si siede, riflette. Non si tratta più di “comprare un mobile”, ma di decidere cosa tenere, cosa cambiare, cosa lasciare andare. Una poltrona non è solo una seduta, ma un segno. Un divano, una scelta di vita.
Accanto al design, cresce l’interesse per i materiali certificati, l’origine del prodotto, l’artigianalità locale. Ma il prezzo resta ancora la variabile che pesa di più. Nonostante le buone intenzioni, il ribasso vince sulla coerenza etica: molti scelgono comunque lo sconto più vistoso, anche se implica qualche rinuncia in termini di durata o sostenibilità.
In questa stagione promozionale, dunque, la casa torna protagonista. Ma in modo più silenzioso, maturo, sfumato. I saldi non sono più solo corse ai centri commerciali, ma piccoli viaggi nel desiderio di vivere meglio, con meno. E i prodotti in promozione – dai letti con contenitore ai sistemi modulari da soggiorno – diventano strumenti per raccontare una nuova intimità.
Come sempre, la stagione degli sconti durerà fino a fine agosto. Poi il mercato si fermerà per respirare e capire: cosa ha funzionato? Cosa resta invenduto? Che cosa, in fondo, stiamo cercando quando entriamo in un negozio di mobili?
Una risposta, forse, arriverà non da ciò che si compra. Ma da ciò che si decide di tenere.
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