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20 Luglio 2025 - 17:54
Elena Piastra
La bellezza, dice Elena Piastra, “è industria, è pianificazione, è contemplazione, è capacità negoziale”. No, non è l’incipit di una campagna pubblicitaria di un centro estetico, è proprio la sintesi dell’intervento con cui la sindaca di Settimo Torinese, nonché presidente di ALI Piemonte, ha illuminato (si fa per dire) la platea degli Stati Generali della Bellezza, andati in scena tra il 17 e il 18 luglio nella scenografica Cava de’ Tirreni.
Un’occasione preziosa, ci dicono, per riflettere su come la bellezza possa “guidare lo sviluppo sostenibile”. Intanto a Settimo i tombini esplodono a ogni acquazzone, i topi fanno le prove generali per la sfilata di Carnevale e le proteste dei genitori delle scuole finiscono direttamente nello spam della sua casella di posta (occhio non vede cuore non duole).
Ma guai a dirlo: non capiremmo la visione di una sindaca visionaria...
La verità è che mentre i cittadini arrancano tra marciapiedi sfondati e impianti dell'illuminazione fatiscenti, la sindaca vola alto, anzi altissimo. Anziché rispondere alle interpellanze sul degrado urbano o scendere tra i banchi del mercato per vedere che fine hanno fatto le promesse di riqualificazione, Elena Piastra si dedica all’alta politica.
Quella dei panel, delle firme simboliche, delle carte solenni. L’ultima in ordine cronologico?
La “Carta della Bellezza”, siglata assieme a Roberto Gualtieri, sindaco di Roma e presidente di ALI Nazionale.
Un documento epocale, di quelli che cambiano il mondo. O almeno la timeline di Facebook. E magari anche il curriculum di qualche futuro candidato.
Ad accompagnarla nella missione estetico-amministrativa, una nutrita delegazione tutta al femminile: Sonia Cambursano della Città metropolitana di Torino, Loredana Devietti da Cirié con l’assessora Barbara Re, Susanna Preacco e Giulia De Grandi. Tutte insieme appassionatamente per raccontare al mondo che la bellezza crea lavoro, rilancia i territori, e – perché no – regala anche bei selfie.
Peccato che i cittadini, quelli veri, continuino a chiedersi quando mai qualcuno risponderà su temi come le zanzare che banchettano indisturbate nei quartieri, le telecamere di sorveglianza promesse e mai accese, le buche ormai entrate nel paesaggio urbano come opere permanenti di land art.
Piastra per incantare le platee ce l'ha messa tutta...: “Tutelare i paesaggi straordinari richiede visione e impegno”. Già, peccato che a Settimo i paesaggi straordinari siano quelli delle isole ecologiche abbandonate e delle ciclabili che finiscono contro un muro. Visione? Forse. Impegno? Dipende da dove.
Il sospetto – sempre meno sottovoce – è che certi palchi servano più per farsi notare da chi compone le future liste elettorali, che per ascoltare davvero i problemi del territorio. E infatti, non è più un segreto che Piastra punti al grande salto. Che sia Palazzo Lascaris o qualcosa di più romano, poco importa. L’importante è esserci, apparire, firmare, dichiarare.
E così, mentre Settimo affoga nei suoi disservizi, la sindaca filosofeggia sulla bellezza come motore dell’anima urbana. D’altronde, ha ragione lei: i marciapiedi possono anche essere a pezzi, ma se pronunci “la bellezza è contemplazione” con lo sguardo giusto, un sorrisetto e la location adatta, magari con un’abbazia alle spalle, nessuno si accorge del ratto che ti rincorre dietro casa.
Insomma, mentre Piastra fa le prove per un futuro più alto (o quantomeno più lontano da Settimo), i cittadini restano alle prese con problemi concreti. Ma tranquilli: la bellezza governa. E se proprio non riesce a svuotare i cestini o a sistemare le strade, potrà almeno consolarci con un bel post su Instagram, accompagnato da una citazione di Pasolini.
Prossimo passo? Una mozione per dichiarare Patrimonio UNESCO il parco Berlinguer.. per il grande valore della "natura morta".
P.S.
C’è poi una costante che non delude mai: delle sue tourneé istituzional-elettorali, Elena Piastra su Facebook non ne parla mai. Nessuna foto, nessun video, nessun “che bella esperienza”. Troppa paura di una valanga di commenti poco entusiasti, per non dire direttamente di insulti, da parte dei cittadini rimasti a casa, con i marciapiedi spaccati e le segnalazioni inevase.
Al rientro da Cava de’ Tirreni di che cosa parla? Delle iscrizioni scolastiche. Ma guarda un po! Tono istituzionale, link utile per i genitori. Come se nulla fosse. Come se il viaggio tra i chiostri e le cene di gala non fosse mai avvenuto...
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