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La Voce degli animali

Ivrea e altri 12 Comuni piemontesi uniti per il possesso responsabile dei cani: piccoli fondi, grandi obiettivi

Sessantamila euro divisi tra tredici Comuni per promuovere il possesso responsabile dei cani. A Ivrea qualche migliaio di euro per campagne informative contro abbandoni, randagismo e adozioni superficiali

Ivrea e altri 12 Comuni piemontesi uniti per il possesso responsabile dei cani: piccoli fondi, grandi obiettivi

Ivrea e altri 12 Comuni piemontesi uniti per il possesso responsabile dei cani: piccoli fondi, grandi obiettivi

C'è anche Ivrea tra i tredici Comuni piemontesi selezionati dalla Regione Piemonte per ricevere – in tutto – 60.000 euro destinati alla realizzazione di campagne educative sul possesso responsabile dei cani. Una cifra che, tradotta in pratica, significa qualche migliaio di euro per Comune. Poco, pochissimo, se si pensa alla portata del problema, ma comunque un segnale. Un piccolo passo nella direzione giusta.

Accanto a Ivrea, risultano beneficiari Vercelli, Verbania, Novara, Volpedo (AL), Isola d’Asti (AT), e dal Cuneese Bra, Ceva, Ormea e Mondovì, oltre ai torinesi Collegno, Nichelino e Sangano. Tutti comuni che hanno partecipato alla prima edizione del bando regionale per finanziare progetti formativi, informativi e di sensibilizzazione sulla convivenza responsabile con gli animali da compagnia, in particolare con i cani.

cane

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha tenuto per sé la delega al Benessere animale, ha ringraziato i Comuni per il loro impegno: “Valorizzare le sinergie presenti sul territorio è fondamentale per diffondere la cultura del possesso responsabile, un tema attuale sempre, ma ancor più alle porte del periodo di vacanza che sappiamo essere tra i più sensibili per l’abbandono degli animali”.

Il riferimento al periodo estivo non è casuale: ogni estate centinaia di animali vengono abbandonati, e la risposta istituzionale passa anche da questi piccoli finanziamenti. Ma la somma stanziata, 60.000 euro totali per 13 Comuni, non è certo sufficiente a rivoluzionare la situazione. Tuttavia, offre a città come Ivrea un minimo di margine per avviare attività educative nelle scuole, distribuire materiale informativo, organizzare eventi o coinvolgere i cittadini in percorsi di formazione.

Alla base del bando c’è la legge regionale 16/2024, approvata lo scorso anno, che mira a contrastare l’abbandono degli animali, incentivare l’adozione consapevole e responsabilizzare i proprietari, anche in termini di obblighi civili e penali.

Ivrea, dove il tema del randagismo e della gestione dei canili è tutt’altro che marginale, ha ora una piccola occasione per provare a fare la differenza. Un cane, si sa, può diventare parte della famiglia, ma non è un giocattolo: la sua presenza è un arricchimento, ma anche un impegno da non prendere alla leggera. E proprio da questo principio muove l’intero impianto della legge regionale e del bando, che si prefigge obiettivi ambiziosi: ridurre le aggressioni causate da cattiva gestione, incentivare gli affidi temporanei, valorizzare la relazione tra l’uomo e l’animale soprattutto nei contesti fragili, come minori, anziani o persone in difficoltà economica.

Insomma, qualche migliaio di euro per Comune non salverà certo tutti gli animali. Ma se ben usato, quel piccolo gruzzolo potrà servire a educare, far riflettere, cambiare prospettive. Ivrea ha ora il compito di dimostrare che anche con poco si può fare qualcosa di grande.

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