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Collegno si mobilita: sit-in contro il vandalismo al Curie-Levi

Mercoledì 23 luglio, alle 18, cittadini e istituzioni uniti per difendere la scuola colpita da atti vandalici.

Collegno si mobilita: sit-in contro il vandalismo al Curie-Levi

Non è stata una bravata. Non è stata neanche una ragazzata.
Quello che è successo nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 luglio ai danni del Liceo Curie-Levi di Collegno è stato un vero e proprio attacco. Un colpo basso, violento, premeditato. Un atto di vandalismo che ha distrutto il sistema di allarme, quello antincendio, ha infranto vetri e allagato due piani della scuola appena ristrutturata, pronta ad accogliere 15 nuove classi a settembre.

Una scuola danneggiata è una comunità ferita.
Lo sa bene il sindaco Matteo Cavallone, che non usa mezzi termini: “Non si tratta di un atto balordo di qualche ragazzino. È stata un’azione violenta compiuta con il solo scopo di ferire la nostra comunità e la scuola. Noi però non ci fermeremo. Rimarremo uniti e determinati”.

E uniti, si sono dati appuntamento.

Mercoledì 23 luglio, ore 18, aula all’aperto del Parco Dalla Chiesa, davanti al liceo. Un sit-in pubblico voluto dal Comune di Collegno, dalla Città Metropolitana di Torino e dal Liceo Curie-Levi per dire basta. Basta all’illegalità, basta al silenzio, basta all’indifferenza.

A parlare saranno in tre: Matteo Cavallone, Jacopo Suppo (vicesindaco della Città Metropolitana) e Giampaolo Squarcina, dirigente scolastico del Curie-Levi. Ma l’invito è rivolto a tutti. Studenti, genitori, volontari, cittadini, associazioni. Chiunque abbia a cuore la scuola e la legalità.

“È un appuntamento chiesto a gran voce dai cittadini stessi – aggiunge Cavallone – che si sono detti pronti ad aiutare, a dare una mano concreta per rimettere in piedi ciò che è stato distrutto. È un segno chiaro che non cediamo all’illegalità”.

Durante l’incontro pubblico verrà fatto il punto sui danni e sull’avanzamento dei lavori di ripristino, che devono correre veloci per garantire l’apertura regolare a settembre. Inoltre, verrà pulito il giardino della scuola: chi ha guanti da lavoro può portarli, ma saranno comunque forniti. L’intervento sarà limitato alle aree esterne per motivi di sicurezza.

L’obiettivo è doppio: difendere un bene comune e dimostrare che Collegno non si piega.

Le indagini sono in corso.

Spetterà alle Forze dell’Ordine stabilire nomi e responsabilità. Ma l’indignazione è già collettiva. E la risposta non è solo istituzionale, ma emotiva, partecipata, politica. Il Curie-Levi non è solo un edificio: è il simbolo di un presidio culturale. E attaccarlo è come voler spegnere la luce in un’intera città.

E allora giù le mani dal Curie-Levi.
La scuola è di tutti. E tutti sono chiamati a difenderla.

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