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17 Luglio 2025 - 17:20
Presa della Bastiglia - 25ª edizione
C’è una serata, tra le montagne delle Valli di Lanzo, che da venticinque anni riesce a far parlare di sé con il solo suono di un tappo che salta e il profumo di uno Champagne raro nel bicchiere. Si chiama Presa della Bastiglia, e lunedì 14 luglio ha festeggiato il suo 25° compleanno al Ristorante Valli di Lanzo, a Ceres. Un evento nato quasi per caso, da una semplice voglia di brindare insieme, e diventato nel tempo una piccola leggenda.
Nessun palco, nessun microfono, solo calici, sorrisi e bottiglie che raccontano storie. È cominciato tutto più di vent’anni fa, con una scusa perfetta: trovarsi a tavola, il giorno della rivoluzione francese, per onorare con le bollicine uno dei simboli della libertà. Ma anno dopo anno, questa “scusa” è diventata una tradizione. E oggi è uno degli appuntamenti più attesi da chi ama davvero lo Champagne. Quello vero. Quello difficile da trovare. Quello che non si apre a cuor leggero.
Dietro questa magia ci sono tre nomi: Francesco Eblovi, ideatore e anima della serata, e i suoi complici Samuele Riva e Mara Vana. Insieme hanno trasformato una cena tra amici in una serata che attira appassionati da tutta Italia. E se un tempo arrivavano con bottiglie comprate per l’occasione, oggi si apre direttamente dalle loro cantine: vere rarità, millesimi che sembrano reliquie, tesori conservati per anni e poi condivisi, senza riserve.
Quest’anno, per celebrare le 25 edizioni, si è andati oltre: “25 edizioni… 25 battaglie con grandi bottiglie… 25 edizioni di grandi bevute”. Non uno slogan, ma una promessa mantenuta. Dalla 2008 alla 1988, ogni annata ha riportato in tavola un pezzo di memoria, una scintilla di emozione, un brindisi che non si dimentica.
Anche stavolta il ristorante era pieno. Posti esauriti, tavoli con gente arrivata da lontano: Toscana, Veneto, e oltre. Perché chi c’è stato una volta, vuole tornarci. E chi ne ha solo sentito parlare, sogna di riuscire a esserci almeno una volta. Perché alla Presa della Bastiglia non si viene solo per bere bene. Si viene per stare insieme. Per raccontarsi. Per lasciarsi sorprendere da un vino che cambia nel tempo, che evolve, che sa ancora stupire.
Il sindaco di Ceres, Davide Eboli, ha partecipato al brindisi inaugurale e ha detto parole che vengono dal cuore: “Grazie a Francesco, Samuele e Mara, non solo per questa serata meravigliosa, ma per tutto quello che fanno ogni giorno. Il loro ristorante è un tesoro per il paese: una cucina che rispetta la tradizione e la rinnova con intelligenza, una carta dei vini che fa invidia a ristoranti blasonati, un luogo dove si sta bene. E questa serata è uno dei nostri orgogli più grandi.”
Venticinque edizioni. Un numero tondo, che pesa. Ma che non segna un traguardo, bensì una nuova partenza. Perché ogni bottiglia aperta è una nuova storia da raccontare. E perché in un mondo che corre, c’è ancora bisogno di serate come questa. Dove il tempo si ferma, le luci si abbassano, e ogni sorso è un piccolo viaggio.
A Ceres, tra le montagne e i sorrisi, lo Champagne ha trovato casa. E promette di restarci ancora a lungo.
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