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Al Ciavanis tra fede e tradizione: in centinaia per la Madonna del Carmine

Messa, incanto pro cappella e danza delle curente: la festa sul sentiero di Vonzo unisce devozione, memoria familiare e amore per la montagna

La cappella del Ciavanis

La cappella del Ciavanis

È una delle feste più sentite dell’estate in Val Grande, e ancora una volta non ha deluso le attese. Sabato 12 luglio, fedeli e appassionati di montagna hanno raggiunto la cappella del Ciavanis, sopra Vonzo, per partecipare alla tradizionale celebrazione in onore della Madonna del Carmine. Un appuntamento che unisce la spiritualità alla bellezza selvaggia dell’alta valle, e che ogni anno rinnova un legame profondo con la storia e l’identità delle comunità locali.

La giornata è iniziata con la Santa Messa, celebrata alla presenza di tanti escursionisti e devoti, con i Priori protagonisti di questa edizione: Francesca Robiolio Bose, Giacomo Gasco, Maria Giulia Gasco e Federico Barberis. Quattro cugini uniti non solo dai legami di sangue, ma anche da un forte senso di appartenenza a Chialamberto, pur non vivendoci stabilmente. La loro presenza quest’anno è stata tutt’altro che casuale: “Si celebrano i 100 anni della casa costruita dai nostri bisnonni a Prati della Via – hanno spiegato – e poiché i nostri bisnonni, i nonni e i genitori hanno fatto i priori al Ciavanis, ci sembrava giusto continuare questa tradizione familiare in una festa così significativa”.

Dopo la funzione religiosa, spazio a uno dei momenti più attesi e coinvolgenti: l’incanto pro cappella, una vera e propria asta in cui oggetti artigianali e prodotti della terra vengono battuti per raccogliere fondi destinati alla manutenzione della chiesetta. A guidare le offerte e infiammare la competizione è stato Martino Geninatti Roman, che ha vestito i panni del banditore con grande energia e simpatia, tra sorrisi, battute e rilanci che hanno animato la piazzetta. Come sempre, l’incanto è stato molto partecipato, con i presenti pronti a contendersi ogni singolo oggetto, non solo per il valore materiale, ma per contribuire concretamente alla conservazione di un luogo amato da tutti.

Oltre all’organizzazione della festa, i Priori si sono dedicati anche alla pulizia del sentiero che da Vonzo conduce al Ciavanis, affinché tutti potessero salire in sicurezza e godere della giornata. Un gesto semplice ma significativo, che dimostra l’affetto per il territorio e la volontà di mantenerlo accogliente e accessibile.

Non sono mancati i momenti di festa popolare, tra cui la danza delle curente, eseguita dai Priori stessi in diversi momenti della giornata. Un modo per restituire un tocco di allegria e folklore a una ricorrenza che, pur mantenendo il suo cuore religioso, si fa anche occasione di incontro, memoria e riconoscenza.

Un dettaglio che ha colpito tutti: quest’anno, come abbadie - le tradizionali offerte che accompagnano la raccolta fondi - i Priori hanno scelto di distribuire tazze in latta colorata, simboliche e utili, un oggetto semplice che richiama la vita di montagna e invita a brindare insieme, magari con l’acqua fresca della fontana che scroscia poco più in basso.

Ancora una volta, la festa al Ciavanis ha saputo rinnovare il suo incanto. Non è solo una celebrazione religiosa, ma un’occasione per camminare insieme, ritrovarsi, onorare i luoghi del cuore e far vivere, attraverso gesti concreti e presenze sincere, la memoria delle generazioni passate.

I Priori nel ballo delle curente

All’ora di pranzo è stata distribuita la polenta accompagnata da spezzatino, preparata a cura del Gruppo Alpini di Chialamberto. Presente alla manifestazione anche Gabriele Castellini, sindaco del paese, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Chialamberto. Il pomeriggio è stato allietato dal ballo campestre sulle note della Banda Musicale di Cantoira, dove spiccavano anche innumerevoli giovani e giovanissimi. Una giornata trascorsa in allegria dove non sono mancanti i canti spontanei della tradizione. In serata la festa è proseguita a Vonzo presso l’agriturismo La Bellavarda con una merenda sinoira e la continuazione del ballo campestre, sempre in compagnia della Banda Musicale di Cantoira.

I Priori rivolgono un particolare ringraziamento a Piera Goffo e a Martino Geninatti Roman per il prezioso aiuto organizzativo della festa e il supporto nella gestione dei preparativi.

I Priori della festa

Un momento dell'incanto

Un momento della festa al Ciavanis

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