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In bici per chi non ha nulla. Neanche un assorbente pulito

Il 12 ottobre va in scena “100x100 Donne”: una cicloturistica tutta al femminile per sostenere le ucraine sotto le bombe e portare assorbenti gratuiti nelle scuole. Sport, sorellanza e dignità

In bici per chi non ha nulla. Neanche un assorbente pulito

Paola Gianotti

Non sarà una gara. Non ci saranno cronometri né podi. Non ci saranno vincitrici. Ma ci sarà chi, pedalando, aiuterà altre donne a sopravvivere, anche solo con un assorbente. Anche solo restituendo dignità.

Domenica 12 ottobre 2025, Ivrea ospiterà “100x100 Donne”, una cicloturistica tutta al femminile nata da un’idea dell’ultraciclista e attivista ambientale Paola Gianotti, organizzata insieme a Canavese Village, al GAL Valli del Canavese e al Comune di Ivrea, con il sostegno dell’assessora Gabriella Colosso.

Una manifestazione che unisce sport, solidarietà e scoperta del territorio, ma soprattutto una battaglia contro una delle forme più trascurate di disuguaglianza: la povertà mestruale.

“Come Assessora alle Pari Opportunità e contro le discriminazioni – spiega Gabriella Colosso – sono felice di aver contribuito a organizzare questa manifestazione che vuole promuovere un progetto di solidarietà, attenzione e sorellanza. Sorellanza verso le donne che vivono in territori di guerra, dove vivono una crisi nella crisi, che non riguarda solo la fuga dalle bombe, ma anche la crisi igienico-mestruale”.

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“Il ciclo diventa un pericolo in guerra – continua – perché con il mancare degli assorbenti le donne usano stracci, stracci sporchi, facendole rischiare infezioni che poi, non curate, potrebbero causare loro gravi problemi fisici”.

Ecco allora che la bicicletta diventa simbolo di resistenza. Una parte del ricavato sarà destinata all’acquisto di assorbenti per le donne ucraine colpite dai bombardamenti. Un’altra parte andrà al progetto “Assorbenti per tutte”, che prevede l’installazione di dispenser gratuiti nelle scuole del Canavese e corsi di educazione mestrualeper studenti e studentesse.

Ma non solo. Come indicato nel programma ufficiale dell’evento, l’intero ricavato sarà devoluto anche a favore delle donne del Senegal, ampliando l’impatto solidale dell’iniziativa oltre i confini locali e continentali. Ogni partecipazione diventa così un atto concreto di supporto e cura reciproca, capace di attraversare frontiere e culture diverse.

È così che ogni chilometro diventa un gesto concreto. Ogni pedalata, un atto di sorellanza.

L’evento non è competitivo, è aperto a tutte: cicliste esperte, appassionate della domenica, donne curiose, madri, figlie, sorelle. Sono ammesse tutte le tipologie di bici, per garantire il massimo dell’accessibilità. Il tracciato ha la forma di un “8” e prevede due anelli da 50 chilometri ciascuno. Chi vuole potrà completare l’intero percorso da 100 chilometri, che include la salita verso la Valchiusella e un dislivello complessivo di circa 1.200 metri.

“La 100x100 Donne nasce dal desiderio di creare uno spazio tutto al femminile dove la bicicletta diventa strumento di libertà, scoperta e solidarietà – commenta e aggiunge Paola Gianotti – Ogni donna potrà vivere un’esperienza autentica di condivisione, scoprendo non solo le bellezze del territorio ma anche la propria forza interiore. Quello che mi emoziona di più è sapere che ogni iscrizione contribuirà concretamente a sostenere progetti per le donne: è questo il vero spirito dell’evento, trasformare la passione per il ciclismo in un gesto di sorellanza che va oltre i confini”.

Il paesaggio attraversato è quello del Canavese più autentico: castelli, borghi, laghi, colline. Lungo il percorso, ristori con prodotti locali, assistenza garantita da volontari e un’atmosfera di incontro, scambio e sostegno reciproco. Alla fine, una grande festa collettiva: nessuna medaglia, ma la consapevolezza di aver contribuito a un cambiamento reale.

“Ogni manifestazione sportiva è molto più di una semplice competizione – puntualizza Silvio Bertero, presidente di Canavese Village – È un’occasione per attrarre visitatori, valorizzare il territorio e trasformare lo sport in motore di sviluppo turistico ed economico. Dove c’è sport, c’è movimento. E dove c’è movimento, c’è turismo”.

Il GAL Valli del Canavese sarà main sponsor fino al 2027.

“Siamo orgogliosi di sostenere questa manifestazione – afferma il direttore Giorgio Magrini – perché incarna i valori di inclusione, partecipazione e valorizzazione del territorio. Lo sport, quando valorizza le donne, è uno strumento potentissimo di coesione sociale e rigenerazione. Manifestazioni come questa raccontano un territorio fuori dai riflettori ma ricchissimo di potenziale umano e culturale”.

A Ivrea, nel 2025, si pedala così: non per arrivare prime, ma per non lasciare indietro nessuna.

Le iscrizioni sono aperte su ENDU.net, al costo di 28 euro più costi di gestione. Un piccolo investimento che può trasformarsi in libertà per qualcun’altra. E in dignità per tutte.

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