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14 Luglio 2025 - 16:16
La serata al Castelletto
La sera di domenica 13 luglio, nel rinnovato scenario del Castelletto di via Torino, San Mauro Torinese si è raccolta intorno a un appuntamento che è stato non solo un concerto, ma un rito laico, una forma di affetto corale che la città riserva al suo Corpo Filarmonico, l’associazione musicale più longeva del territorio, fondata nel 1894 e giunta ai suoi 130 anni di storia. Un traguardo che diventa occasione per misurare la memoria collettiva, celebrarne i protagonisti e riflettere sul futuro della musica popolare.
L'esibizione, guidata dal maestro Maurizio Mallen – alla direzione del gruppo da ben 40 anni – ha visto un numeroso pubblico assieparsi nel parco del Castelletto, accolto dai saluti della sindaca Giulia Guazzora e dall’entusiasmo del direttivo dell’associazione. In programma, un repertorio ampio ed evocativo, eseguito con precisione e passione da una formazione che continua a distinguersi per la capacità di unire generazioni e talenti. Un patrimonio civico, prima ancora che musicale, che racconta l’identità di una comunità attraverso il suono.
Il concerto ha fatto parte della programmazione estiva del Castelletto, a cura dall’associazione culturale E20inscena (la stessa del cinema teatro Gobetti), e ha confermato ancora una volta quanto il legame tra i cittadini e la loro banda musicale sia vivo. Il Corpo Filarmonico è infatti, per molti sanmauresi, il luogo in cui sono nate amicizie, passioni e vocazioni che poi hanno tracciato destini inaspettati.
Ne è un esempio perfetto la storia di Alessandro Corradi, oggi 48enne, batterista autodidatta e grafico pubblicitario, che proprio grazie al Corpo Filarmonico di San Mauro ha scoperto il mondo della musica. Cresciuto nel centro storico della città, ha frequentato da bambino la scuola di musica dell’associazione. A 14 anni suonava in cantina con amici e pentole, ma è lì che ha iniziato la sua lunga storia musicale. Dopo anni di pausa, è tornato alla batteria grazie all'Eurovision Song Contest del 2022, quando è stato selezionato per le riprese della sigla in piazza San Carlo con il collettivo Rockin’1000.
La svolta più sorprendente, però, è arrivata nel 2025, quando Corradi è salito sul palco del teatro Ariston durante la prima serata del Festival di Sanremo, suonando nel medley live con Jovanotti davanti a milioni di spettatori in eurovisione. Un’esperienza potente e irripetibile che ha raccontato con entusiasmo: «Per la prima volta ho goduto davvero del momento. Mi sono reso conto che stavo facendo qualcosa di grande». Eppure tutto è partito proprio da San Mauro, da quelle prove tra amici, dal Corpo Filarmonico e dalla sua scuola, “incubatrice” silenziosa di futuri batteristi e orchestrali.
La storia dell’associazione è d’altronde ricca di aneddoti e passaggi generazionali. Fondata a Borgata Pescatori nel 1894, inizialmente si chiamava “Circolo Filarmonico Pescatori” e si distingueva per l’iconico cappello di paglia indossato dai musici. Il primo grande debutto fu a Castellamonte, in occasione delle nozze della figlia del conte Fossati, dove la piccola banda sanmaurese, inizialmente derisa per il look, conquistò tutti per la qualità musicale.
Con il passare degli anni la banda cambiò sede, nome, direttori e divise, attraversando guerre, mutamenti sociali e nuove generazioni. Sopravvisse alla Prima guerra mondiale grazie all’impegno dei musici sopravvissuti e fu guidata, a cavallo tra le due guerre, dai maestri Azzola, Schiavoni e Minicucci. Dal 1935 la direzione passò a Salvatore Alfarone, che restò alla guida per 45 anni, diventando uno dei personaggi più amati della storia musicale cittadina.
Dal 1984 a oggi la bacchetta è in mano al maestro Mallen, ex-allievo della Fanfara Alpina Taurinense e lui stesso musicista del Corpo Filarmonico. Sotto la sua guida la banda si è rinnovata nel repertorio e ha rafforzato il suo ruolo educativo. Molti giovani sono cresciuti tra le sue fila, grazie anche ai corsi di orientamento musicale avviati negli anni ’80 con il supporto del Comune e della Regione. Un investimento che ha dato i suoi frutti, alimentando il ricambio generazionale e attirando nuove leve.
L’attuale presidente, Carlo Ginepro, prosegue il lavoro iniziato dai suoi predecessori, da Carlo Beltramo a Gino Rosso e Giuseppe Cosimo, mantenendo salda la missione culturale del gruppo: portare la musica tra la gente, diffondere la passione, rafforzare il legame tra le generazioni. Proprio per questo il Corpo Filarmonico è stato iscritto all’Albo d’Onore della Città di San Mauro Torinese.
Il concerto del 13 luglio ha dimostrato, ancora una volta, come questa eredità sia tutt’altro che retorica. San Mauro, con il suo Corpo Filarmonico, continua a offrire una lezione forte: le comunità crescono quando si investe sul talento, sui tessuti sociali e su iniziative che sappiano coniugare passato e presente.
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