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Ex parco Roggia Rossa devastato e abbandonato. Sindaco assente

L’opposizione denuncia l’abbandono totale dell’unico polmone verde di Banchette. Tagli autorizzati per vendere la legna, zero manutenzione, degrado ovunque. “Altro che parco: è una giungla in rovina”

Roggia Rossa devastata: il Comune svende gli alberi, il parco muore

Roggia Rossa devastata: il Comune svende gli alberi, il parco muore

“Il parco della Roggia Rossa non esiste più”. Comincia con una frase netta, brutale, la denuncia del gruppo consiliare di opposizione Uniti con Voi per Banchette, accompagnata da alcune fotografie eloquenti, inviate alla nostra redazione. Scatti che parlano da soli: vialetti sommersi dalle erbacce, assenza totale di manutenzione, cespugli incolti che invadono i percorsi pedonali, e un senso diffuso di abbandono che ha preso il posto del verde curato di un tempo.

Per i consiglieri Maurizio Cieol, Salvatore Pennisi, Alberto Russo ed Emanuele Splendore, è la prova evidente che l’amministrazione comunale ha deciso di voltare le spalle a uno dei pochi spazi naturali pubblici di Banchette. “Il parco è abbandonato a se stesso senza alcuna manutenzione”, accusano, ricordando che quel luogo, un tempo vissuto da famiglie, anziani, bambini e sportivi, è oggi ridotto a un “EX parco”.

banchette

A peggiorare la situazione – sottolineano i consiglieri – è stato il recente taglio degli alberi: una scelta fatta “nel silenzio del Comune” ma autorizzata dalla Regione Piemonte, “per incassare qualche euro dalla vendita della legna”. Un intervento che, secondo Uniti con Voi per Banchette, non solo ha impoverito l’area dal punto di vista paesaggistico e ambientale, ma ha anche alterato gli equilibri naturali dell’ecosistema, aumentando la crescita incontrollata della vegetazione nei punti più esposti al sole.

“Agronomi e contadini lo sanno bene” – scrivono – “nei vialetti dove batte il sole la vegetazione prolifera, ed è quello che sta accadendo nel parco, rendendo la sua gestione sempre più difficile e onerosa”. In altre parole, l’eliminazione degli alberi non ha generato alcun risparmio, anzi: ha aggravato i costi futuri di manutenzione e peggiorato la fruibilità dell’area verde.

La domanda finale, che i consiglieri rivolgono direttamente ai cittadini, suona come un grido di allarme e insieme una provocazione: “Ma veramente i banchettesi accettano tutto questo?”. Un invito alla riflessione – e forse all’azione – rivolto a una comunità che, a detta dell’opposizione, rischia di abituarsi al degrado come se fosse inevitabile.

Mentre il gruppo di minoranza incalza, l’amministrazione comunale – al momento – tace. Nessuna replica ufficiale, nessuna presa di posizione. Intanto, il parco della Roggia Rossa continua a languire sotto il sole, sommerso da rovi e silenzi. E il sospetto – sempre più difficile da respingere – è che nessuno abbia davvero intenzione di prendersene cura.

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