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Lutto in collina: domani i funerali di Narbone. "Non ti dimenticheremo mai". E' morto in ospedale a 42 anni

I funerali si svolgeranno lunedì 14 luglio alle 16 nella chiesa di Cavagnolo. Gli esiti dell'autopsia in Procura a Ivrea

Lutto in collina: domani i funerali di Narbone. "Non ti dimenticheremo mai". E' morto in ospedale a 42 anni

Lutto in collina: domani i funerali di Narbone. "Non ti dimenticheremo mai". E' morto in ospedale a 42 anni

Una comunità incredula. Un dolore che brucia. Una domanda che riecheggia da giorni: com'è potuto succedere?

Mentre la Procura di Ivrea lavora per fare piena luce sul decesso e si attendono i risultati dell’autopsia, Cavagnolo si prepara a salutare per l’ultima volta Andrea Narbone, morto improvvisamente lo scorso 3 luglio, a soli 42 anni.

I funerali si svolgeranno domani, lunedì 14 luglio alle 16 nella Chiesa Parrocchiale di Cavagnolo, con partenza dall’Ospedale di Chivasso alle 15.30. Il Santo Rosario sarà recitato questa sera, domenica 13 luglio, alle ore 21.

La notizia della sua scomparsa ha colpito come un pugno allo stomaco. Nessuno se l’aspettava. Andrea era una presenza familiare in paese, uno di quelli che saluti per strada senza bisogno di troppe presentazioni. Lo si poteva incontrare spesso a piedi tra via Cristoforo Colombo e via Martiri della Libertà: una presenza del paese, una persona solita scambiare parole gentili con chiunque incontrasse.

Educato, mite, sorridente. Un buono, come lo hanno definito in tanti, a Cavagnolo, ma anche nella vicina Brusasco, dove lo conoscevano e lo stimavano.

Da quel maledetto 3 luglio, sui social si sono susseguiti centinaia di messaggi di cordoglio, ricordi, fotografie. Una valanga di affetto. Sintomo che la sua perdita non è passata sotto silenzio. Tutt’altro. Andrea ha lasciato un vuoto enorme e un mare di interrogativi.

La salma è stata sottoposta ad esame autoptico su disposizione della Procura di Ivrea. Nessuna causa certa è ancora emersa. 

A stringersi nel dolore, la mamma Giuseppina, i fratelli Giuseppe, Antonio e Alessandro, le cognate Teresa e Maria Assunta, i nipoti Salvatore, Roberto, Caterina, Giulia ed Emma. E con loro, amici, conoscenti, compaesani.

Oggi la speranza è che l’autopsia faccia luce, e che il dolore di questi giorni possa trovare almeno un senso. Anche se un senso, quando muore una persona buona, forse non c’è mai. Alla famiglia le più sentite condoglianze.

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