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09 Luglio 2025 - 22:09
Lupo a spasso tra le case: avvistato a Prascorsano
Lunedì sera, poco prima delle 19, la quiete di Prascorsano è stata turbata da un incontro insolito e, per alcuni residenti, decisamente inquietante. Un lupo adulto è stato infatti avvistato mentre si aggirava con passo guardingo lungo una stradina secondaria, a ridosso delle prime abitazioni del paese. Un'apparizione fugace ma intensa, che ha lasciato il segno nella memoria di chi se l'è trovato davanti e ha sollevato non pochi interrogativi sulla presenza sempre più frequente di questi animali nei pressi dei centri abitati.
Alcuni cittadini, allarmati ma lucidi, hanno osservato la scena con attenzione: “Sembrava spaesato, ma non minaccioso. Si muoveva lentamente, come se cercasse qualcosa”, racconta uno dei testimoni. Probabilmente in cerca di cibo, forse attratto da odori provenienti da bidoni o giardini privati, il lupo ha poi ripreso la via dei boschi, senza alcun segno di aggressività. Uno dei nostri lettori, che ringraziamo per la prontezza, è riuscito anche a fotografarlo, documentando un momento che non capita tutti i giorni in un paese di collina.
Quello di lunedì non è un episodio isolato. Nel corso degli ultimi anni, gli avvistamenti di lupi nelle valli del Canavese sono aumentati, segno di una presenza sempre più strutturata e diffusa. La loro espansione è stata confermata anche da studi condotti da enti come il Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove, dopo decenni di tutela e monitoraggio, la popolazione del lupo ha ricominciato a crescere stabilmente, riconquistando territori da cui era scomparsa nel secolo scorso. Si tratta di un ritorno naturale, frutto di un equilibrio ecologico che si sta ristabilendo, ma che comporta nuove sfide per chi abita queste zone.
Le autorità ambientali e i biologi della fauna selvatica invitano comunque alla calma: “Il lupo ha un comportamento schivo, evita il contatto con l’uomo e non è pericoloso se non viene infastidito”, ribadiscono gli esperti. Tuttavia, viene raccomandato di non lasciare incustoditi animali domestici, in particolare di notte, e di evitare di abbandonare rifiuti organici o avanzi nei pressi delle abitazioni, che potrebbero attrarre predatori in cerca di cibo facile.
La preoccupazione, comprensibilmente, serpeggia tra la popolazione, soprattutto tra chi possiede animali da cortile o vive in aree isolate. Ma allo stesso tempo, cresce anche la curiosità e l’interesse per un animale che incarna da secoli il fascino del selvatico, del mistero e della libertà. Un animale mitizzato, temuto, ma oggi al centro di un acceso dibattito tra chi ne auspica la tutela e chi ne denuncia i rischi.
Insomma, quello che è accaduto a Prascorsano non è solo un fatto di cronaca locale. È il segno di una trasformazione più profonda, in cui l’uomo e il lupo tornano a incrociare i loro percorsi, non più nei racconti delle fiabe ma nella realtà quotidiana di un territorio che, tra montagne e vallate, riscopre la propria anima selvatica.
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