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09 Luglio 2025 - 13:46
Nuove ZTL scolastiche a Chivasso: spuntano i cartelli e le telecamere per le multe. Ci viene già il capogiro...
Stanno spuntando come funghi. Ma non porcini. Peggio. Decisamente. Stanno spuntando cartelli. Con tanto di telecamere. E annunciano – rullo di tamburi – l’arrivo della zona pedonale scolastica.
Una meravigliosa invenzione dell’amministrazione comunale del sindaco Claudio Castello che, a partire da settembre, fino a giugno, dovrebbe garantire sicurezza agli alunni all’ingresso e all’uscita da scuola. Dovrebbe. Condizionale d’obbligo. Perché mentre i cartelli aumentano, aumentano anche le incongruenze, e sui social monta la polemica.
Partiamo da un dato oggettivo: gli orari sono un rompicapo degno di una puntata di “Chi vuol essere milionario”. Ma senza l’aiuto del pubblico. Prendiamo via Matteotti, lato sud: secondo i nuovi cartelli dotati di telecamera, la zona pedonale sarà attiva in tre fasce:
dalle 7.45 alle 9,
dalle 12.45 alle 14.15,
dalle 15.45 alle 16.45.
Già qui uno si chiede: chi li ha pensati questi orari? Un algoritmo ubriaco? Un burocrate in preda a un attacco di nostalgia per i turni delle Poste del 1982?
Il doppio cartello in viale Matteotti. A quale ci si deve attenere?
E non è finita. Stessi orari in via Blatta, dove da oggi è comparsa anche lì la magica telecamera. Niente più omino con la transenna (pace all’anima sua), ma una bella multa automatica. Perché si sa, la sicurezza dei bambini passa attraverso un occhio elettronico e 80 euro di sanzione.
Ma il capolavoro dell’incongruenza è altrove. In piazza d’Armi sud, ad esempio, via Matteotti lato nord e sud, troviamo ancora il vecchio cartello della ZTL. Funziona? È ancora valido? Lo toglieranno? Chi lo sa. Fatto sta che dice:
dal lunedì al sabato, dalle 7.30 alle 9 e dalle 12 alle 14,
e dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18,
ma attenzione: esclusi mercoledì e sabato, perché c’è il mercato. E il mercato, si sa, è sacro.
Quindi: ci sono due cartelli, due orari, una telecamera e un Comune. Peccato che non "ci azzecchino".
Nel frattempo, mentre qualcuno cerca di capire chi comanda tra il cartello vecchio, quello nuovo e la telecamera, c’è chi si fa un’altra domanda sensata: a che serve aver speso soldi per rifare gli attraversamenti pedonali in viale Matteotti (zona Due), se poi la via viene chiusa la maggior parte della giornata? Si poteva spendere meno, o magari farli altrove. Ma tant’è.
E mentre la logica arranca, sui social la protesta corre veloce.
Lo fa anche Andrea Rigoni, ad esempio, cittadino attento e molto attivo, rappresentante del Comitato Spontaneo di Quartiere “Nord Ferrovia” che sintetizza così la situazione: “Reputo decisamente più sicuro per i bambini una transenna che blocchi il traffico. Così, mi spiace dirlo, le auto potranno transitare anche negli orari di ingresso e uscita da scuola”.
Ha ragione? Ha torto? Non importa.
Quel che conta è che un sistema che dovrebbe proteggere i bambini paia, per ora, un pasticcio degno della miglior burocrazia italiana, con regole che cambiano da un lato all’altro della stessa via, cartelli vecchi che restano a confondere i nuovi, e genitori che iniziano a farsi qualche domanda se sia più sicuro fidarsi del Comune o incrociare le dita e sperare che tutto vada bene.
Settembre si avvicina. E con lui le multe. La sicurezza, invece, resta ancora un’incognita.
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