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Settimo apre le porte all’autismo con SoldAUT

Una serata intensa, partecipata e carica di significato ha illuminato la sala Primo Levi della Biblioteca Archimede, dove si è tenuta la presentazione ufficiale di SoldAUT, progetto di innovazione sociale che punta a rendere la città più inclusiva, a partire proprio dalle attività commerciali.

SoldAUT approda a Settimo: i commercianti protagonisti di un futuro più inclusivo

SoldAUT approda a Settimo: i commercianti protagonisti di un futuro più inclusivo

Dopo il successo riscosso nell’ultimo anno nella Circoscrizione IV di Torino, SoldAUT arriva ora anche a Settimo Torinese, con l’ambizioso obiettivo di costruire una comunità più attenta, accogliente e consapevole nei confronti delle persone nello spettro autistico. Promosso da CSEN Piemonte in sinergia con diverse realtà locali, il progetto coinvolgerà i commercianti in un percorso di formazione e sensibilizzazione, trasformandoli in autentici presìdi di inclusione sul territorio.

A testimoniare la centralità del tema per la città, in sala erano presenti numerosi cittadini, rappresentanti delle associazioni, tanti commercianti storici e le autorità locali, tra cui il vicesindaco Giancarlo Brino e l’assessora Carmen Vizzari, che hanno sottolineato l’impegno dell’Amministrazione verso politiche di accessibilità e partecipazione attiva.

L’incontro è iniziato con una riflessione profonda sulla differenza tra società e comunità, due concetti troppo spesso usati come sinonimi, ma in realtà molto diversi: la prima è un insieme di individui che condividono uno spazio; la seconda è un gruppo di persone che si impegnano concretamente per il bene comune. Ed è proprio su questo che SoldAUT vuole fare leva, lanciando un messaggio chiaro: non basta vivere nello stesso luogo per essere una comunità. Bisogna agire, esserci, fare la propria parte.

Il cuore della serata è stato il coinvolgimento diretto del pubblico. I responsabili del progetto hanno proposto esercizi pratici, invitando i presenti a scrivere e leggere ad alta voce le loro idee su cosa renda davvero “inclusiva” un’attività commerciale. Sono seguiti piccoli laboratori interattivi, momenti di confronto collettivo che hanno generato riflessioni intense e spunti preziosi.

Dalle parole emerse dai partecipanti è affiorata, con forza, una consapevolezza diffusa: esistono ancora molte criticità, ma anche un grande potenziale inespresso. Settimo ha risorse umane, sensibilità e competenze per trasformarsi in una città dove tutti possano sentirsi accolti. Serve però uno sforzo condiviso, fatto di piccoli gesti quotidiani, di attenzione reale, di apertura verso l’altro.

Il progetto SoldAUT si fonda su un concetto chiave: l’interesistenza. Ogni persona è parte attiva e indispensabile per costruire una società più giusta e coesa. In questa visione, il commerciante non è solo un venditore, ma un riferimento relazionale, un punto di contatto umano che può cambiare la giornata — e la vita — di chi troppo spesso viene lasciato ai margini.

La serata si è chiusa in un clima caloroso, tra sorrisi, fotografie e momenti di convivialità. Ma soprattutto con una certezza condivisa: l’inclusione non può restare un’idea astratta, o uno slogan da campagna social. Deve diventare una pratica concreta, quotidiana, fatta di azioni, relazioni e consapevolezza. E SoldAUT, con il suo approccio coinvolgente e coraggioso, sembra aver acceso proprio quella scintilla.

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