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Pont Canavese celebra i suoi eroi silenziosi: festa FIDAS tra premi, giovani e speranza

Una giornata di emozione, gratitudine e futuro per la Festa Sociale FIDAS 2025: premiati i donatori storici, accolta una nuova generazione di volontari

Pont Canavese: Festa, musica e giovani per la cultura del dono

Domenica 6 luglio 2025, Pont Canavese si è tinta dei colori della solidarietà, della festa e dell’impegno civico. In una cornice gioiosa e partecipata, si è svolta l’annuale Festa Sociale del gruppo FIDAS “Romano Costa”, appuntamento ormai irrinunciabile per la comunità locale e per chi, con discrezione e generosità, tiene in vita il più nobile dei gesti: donare il proprio sangue.

L’evento, pensato per promuovere la cultura del dono e rinsaldare il senso di appartenenza attorno all’associazione, ha visto alternarsi momenti solenni, premiazioni, convivialità e un sentito coinvolgimento dei più giovani, segno di una linfa vitale che non smette di scorrere, anche grazie a chi sceglie di iniziare questo percorso di altruismo a 18 anni appena compiuti.

La giornata ha preso il via alle ore 9, con il raduno presso la sede del gruppo FIDAS e la formazione del corteo. Alle 10, la celebrazione della Santa Messa ha rappresentato il cuore spirituale dell’iniziativa, arricchita dalla benedizione della nuova bandiera dell’associazione, alla presenza della madrina Rosalba Rastel Bogin e del padrino Renato Crosasso. Una cerimonia sobria ma intensa, che ha ricordato come la continuità e la memoria siano valori fondanti per il volontariato.

Alle 11.15, spazio ai saluti ufficiali del presidente Guido Busacchetti, delle autorità locali e dei rappresentanti delle realtà consorelle. Poi il momento più atteso: la premiazione dei donatori, simboli viventi della dedizione e della costanza, premiati con medaglie e benemerenze in base al numero di donazioni effettuate.

Tra i nuovi donatori, premiati per aver compiuto la prima donazione a 18 anni, troviamo Marta Audo Gianotti, Alessio Ducoli, Sara Monticone, Beatrice Balagna, Luca Fornetti, Ilaria Nigra, Jacopo Crotto, Rachele Mattiel e S. Matteo Reverso. I loro nomi raccontano di un futuro che si costruisce con il coraggio e l’entusiasmo della gioventù.

Il Diploma di Benemerenza è andato a Nohaila Achchaq, Davide Bonatto, Abderrahim El Mesnaoui, Emanuele S. Rossio, Ivan Barbiero, C. Mario Brunasso, Giuseppe Galatioto, Daniele Savin, Matteo Silvio Bertaccini, Andrea Cappa, Andrea Marchello, Erika Servidio, Maria Grazia Bevilacqua, G. Viola Configliacco, Khalid Ramli, Andrea Truffa, Luca Boetto, Cristiana Contini, Nicolò Revello, Mattia Bonadero, Andrea Costa Masser, Tet Fabio Roncaglione, Andrea Bonatto, Diego Costa Torro e Eleonora Maria Rossio.

La Goccia Bronzo Interno Rosso, per chi ha superato le 12 donazioni (donne) e le 16 (uomini), è stata assegnata a Roberto Aimonetto, G. Mario Costantino, Mohamed Mouftakhir, Alessandro Valerio, Davide Borga, Gabriela Leopea, Saddik Ramli, Omar Condò, Dario Macrì, Claudio Roscio, Giovanni Costa, Martin Magnino e L. Stefano Sandretto.

Per il traguardo delle 20 (donne) e 24 (uomini) donazioni, la Goccia Argento Interno Rosso è andata a Maurizio Amione, Eric Cattarello, Mauro Giovando, Daniela G. Rattalino, Paolo Bossi, Claudio Cima, Francesco Lerose, Andrea Roscio, Matteo Carlino, Giampiero Giacoletto, Silvana Masiero e Giancarlo Rossio.

Con 40 donazioni (donne) e 50 (uomini), hanno ricevuto la Goccia Dorata Interno Rosso Marina Barinotto, Fabrizio L. Fasana, Marco F. Truffa, Arturo Barletta e Giorgio Guglielmetti.

Per i traguardi ancora più alti, il Cuore Argento Dorato Interno Rosso (60/75 donazioni) è stato assegnato a Roberto Ardissone, Manuele Bausano, Tiziana Boffa e Manuela Costanza. Il prestigioso Cuore Argento Dorato Interno Verde Smeraldo, per chi ha superato le 80/100 donazioni, è andato a Luciano Aimonetto. Infine, l’emozionante conferimento del Cuore Argento Dorato Interno Blu Zaffiro, simbolo di oltre 100 donazioni per le donne e 125 per gli uomini, è stato tributato a Silvano Reverso Sargentin, esempio straordinario di dedizione.

Terminata la cerimonia, i partecipanti si sono ritrovati per il pranzo sociale al ristorante Valentino di Filia, a Castellamonte. Un momento di festa informale e amicizia che, come ogni anno, contribuisce a rafforzare i legami tra i soci, le famiglie e i nuovi volontari.

La festa ha avuto anche un forte impatto educativo. Molti giovani presenti hanno raccolto con entusiasmo il testimone generazionale: alcuni hanno chiesto informazioni, altri hanno già fissato la loro prima donazione. A dimostrazione di quanto sia importante parlare di dono con linguaggi nuovi, accattivanti, capaci di emozionare e coinvolgere.

Come ricorda lo slogan FIDAS, «Ogni goccia è una boccata d’aria per chi soffre». Donare sangue significa offrire speranza concreta a chi combatte ogni giorno contro malattie croniche, tumori, emergenze chirurgiche, trasfusioni complesse. È un gesto sicuro, gratuito, che regala anche al donatore controlli medici completi e, in alcuni casi, un giorno di permesso retribuito.

A rendere tutto questo possibile è la passione instancabile di chi guida il gruppo: Guido Busacchetti, il direttivo al completo, e soprattutto l’inossidabile Presidente Onorario Renzo Feira, punto di riferimento, testimone storico e “memoria” affettuosa di una realtà che da decenni rende orgoglioso l’intero territorio canavesano.

In un’epoca in cui tutto sembra accelerato e distratto, eventi come quello di Pont Canavese ci ricordano che il tempo dedicato agli altri è il più prezioso. Che la solidarietà è fatta di gesti concreti, ma anche di feste, di volti, di nomi che vale la pena raccontare. Perché dietro ogni medaglia, c’è una storia. E dietro ogni storia, c’è il battito caldo e silenzioso della comunità.

ff

 

 

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