Cerca

Eporedia Futura

Sicurezza, lavoro, commercio e tanto altro

Confronto politico: la sicurezza cittadina tra baby gang e divisioni ideologiche

Matteo Chiantore

Matteo Chiantore

Era l’inizio del 2024 quando, come Fratelli d’Italia, portammo in discussione in Consiglio Comunale una mozione per contrastare il fenomeno delle baby gang, che iniziava a diffondersi in Città.

Prevenire è meglio che curare, no?

Non per la sinistra eporediese, che bollò la mozione come strumentale, repressiva e, soprattutto, inutile, dal momento che le baby gang – a detta loro – erano un fenomeno che non interessava Ivrea.

Non erano ancora i tempi della “percezione”, erano quelli della negazione. Quelli della testa sotto la sabbia. L’unica costante: minimizzare i problemi che non si è capaci di affrontare.

Fortunatamente, diverse persone si sono rese conto che, a posteriori, avevamo solo incominciato a denunciare un fenomeno in via di sviluppo.

È difficile pensare a cosa sarebbe successo se la nostra mozione fosse stata approvata. Probabilmente le cose sarebbero andate in maniera simile a ciò che si è verificato nei mesi a seguire. Probabilmente, invece, segnali istituzionali decisi avrebbero convinto qualche balordo del fatto che Ivrea non fosse una piazza da contendersi, nella quale, ovviamente, non ci fosse spazio per la criminalità.

Forse non avremmo avuto bisogno di ricorrere alla Zona Rossa istituita dal Prefetto nei pressi della stazione ferroviaria, in cui, grazie ai controlli delle Forze dell’Ordine, la situazione (ancora non idilliaca) sta migliorando.

Certo, non è una misura perfetta e priva di conseguenze, dal momento che, bisogna ammetterlo, gli atti di delinquenza si stanno verificando in altre zone della Città: dopo le note vicende del LIDL di via Sant’Ulderico (sfociate in un esposto formale all’autorità giudiziaria), è recentemente giunta la notizia di simili situazioni nel Carrefour di via Circonvallazione.

A denunciare gli atti è stata anche la CGIL, a dimostrazione di quanto sosteniamo da tempo: la sicurezza è patrimonio comune, non di proprietà della destra o della sinistra.

Quello che, però, bisogna ammettere è che, a Ivrea ma non solo, la sinistra è in seria difficoltà ad affrontare concretamente il problema: condanne politiche vaghe, appelli all’integrazione e denuncia del disagio giovanile alla base di simili comportamenti, a detta di qualche esponente particolarmente idealista.

Che ci sia del disagio è indubbio, come è indubbio, almeno a parere nostro, che le conseguenze di questo non debbano essere subite dall’intera cittadinanza eporediese, colpevole esclusivamente di recarsi in un supermercato per fare la spesa o, ancor più grave, di lavorare presso un punto vendita.

La tutela dei cittadini, dei lavoratori, di chi vuole vedere Ivrea in maniera diversa da cosa sta diventando deve essere una priorità per tutti.

E se il Sindaco Chiantore continuerà a farsi portare a spasso da Laboratorio Civico, emanazione dello ZAC! (il grande presidio di legalità alla stazione, ricordate?), sarà allora necessario che qualche suo Assessore incominci a fargli notare le pesanti ricadute dell’insicurezza sulla vita degli Eporediesi.

Sarà forse Gabriella Colosso, Assessore al lavoro, a tutelare i dipendenti dei supermercati? Magari, potrebbe anche ricordare al Sindaco le duemila firme raccolte dai commercianti, visto che ha recentemente ricevuto in dono proprio la delega al commercio.

Gabriella Colosso

Gabriella Colosso

O, forse, sarà Massimo Fresc, Assessore al turismo, a spiegare al Primo Cittadino che una città con la nomea di posto insicuro non può certo decollare, indipendentemente dal riconoscimento UNESCO o da qualsivoglia city branding?

Potrebbe perfino contribuire l’Assessore al bilancio e al patrimonio Fabrizio Dulla, evidenziando che le risorse spese per riparare i danni provocati sarebbero meglio investite in interventi di prevenzione.

Quello di cui possiamo essere sufficientemente convinti è che non arriveranno proposte dal silente Vicesindaco Patrizia Dal Santo, mentre dobbiamo sperare che proprio non ne arrivino dal Sindaco, visto che potrebbe pensare di riproporre le chitarre e i libri per “curare” e integrare i maranza.

Difficilmente previste idee anche dal Partito Democratico, sempre più vicino a Laboratorio Civico, dal momento che il suo Segretario cittadino, Francesco Giglio, bocciò la proposta (avanzata da Maurizio Perinetti, mica un provocatore di destra) di istituire un tavolo di lavoro con le opposizioni, dal momento che saremmo tutti colpevoli di strumentalizzare le problematiche.

Non è strumentalizzazione. È cercare di tutelare il benessere degli Eporediesi, indipendentemente dall’incapacità della sinistra al governo cittadino.

ALTRI EDITORIALI DI ANDREA CANTONI CLICCA QUI

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • Sovietico Eporediese

    08 Luglio 2025 - 13:37

    E saresti da denuncia per danni di immagine ai danni della Cooperativa Zac!. Oltre al fatto che forse ti sta sul xxxxx la vera Cultura. Ah comunque il degrado è opera dei tuoi partiti di Coalizione che hanno tagliato i servizi pubblici e sociali e culturali e istruzione pubblica quindi fai meno lo splendido.

    Report

    Rispondi

  • Sovietico Eporediese

    08 Luglio 2025 - 10:26

    Hai rotto i cojoni e impara a rispettare la Città di Ivrea e la differenza culturale. Appunto serve qualcosa di sistema di educazione preventiva caro.. servizi culturali e pubbici per risolvere la questione. La mera repressione è segno di debolezza e di mancanza di comprensione della dinamica. Ma forse è un discorso troppo complicato. E comunque questo è il risultato del degrado a Opera Destra.

    Report

    Rispondi

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori