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Riapre la quinta sezione all’asilo Arcobaleno di Nole

Dopo mesi di incertezze e tagli, l’anno scolastico 2025/2026 si aprirà con una sezione in più alla scuola dell’infanzia. Ma le insegnanti escluse ad aprile restano fuori: il rientro non sarà per tutte

Area gioco dell'asilo di Nole

L'area gioco dell'asilo di Nole

Buone notizie in arrivo per le famiglie di Nole Canavese: dal prossimo settembre, con l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026, verrà riaperta la quinta sezione della scuola dell’infanzia comunale Arcobaleno. Si tratta di un ritorno atteso, quasi insperato, dopo mesi di incertezza e preoccupazione che avevano accompagnato la drastica riduzione delle sezioni, passate da sei a quattro nell’arco di pochi mesi.

La notizia è stata accolta con sollievo dai genitori e dall’intera comunità scolastica. Nell’anno appena concluso, l’asilo aveva infatti visto un momentaneo ridimensionamento dell’organico, aggravato dal temporaneo trasferimento di due sezioni presso i locali della Scuola Primaria Pertini di via Genova. Una soluzione di emergenza, resa necessaria dall’avvio di importanti lavori di ristrutturazione nella storica sede di via Torino. Interventi strutturali profondi, finanziati grazie ai fondi del PNRR e del Ministero dell’Istruzione, che stanno per restituire alla cittadina un edificio rinnovato, moderno, sicuro e finalmente adeguato agli standard pedagogici contemporanei.

I lavori in corso all'asilo di Nole.

La riapertura della quinta sezione rappresenta dunque un passo avanti importante verso il pieno ritorno alla normalità, anche simbolico: significa che i nuovi ambienti, progettati per garantire un’adeguata qualità della didattica e una migliore vivibilità per i bambini (con l’aggiunta di dormitori, spazi comuni e zone dedicate al gioco e alla psicomotricità), non resteranno inutilizzati. E che i piccoli potranno finalmente vivere l’esperienza dell’asilo in spazi pensati apposta per loro.

Tuttavia, per arrivare a questo traguardo, la strada è stata tortuosa. Ad aprile 2025 era arrivata come un fulmine a ciel sereno la comunicazione ufficiale della chiusura di due sezioni, decisione motivata da un duplice fattore: il calo delle nascite – che sta colpendo l’intero territorio – e la tendenza di alcune famiglie a iscrivere i propri figli in istituti situati fuori comune, in parte a causa dei disagi legati al cantiere in corso nella sede principale. Una decisione che, unita a un precedente taglio di fine 2024 (quando da sette sezioni si era passati a sei), aveva creato notevole malumore e sollevato timori concreti sul sovraffollamento delle aule restanti.

Con solo quattro sezioni attive, infatti, l’organizzazione delle classi sarebbe diventata estremamente problematica: accorpamenti forzati, numeri troppo alti per sezione, difficoltà nella gestione dei tempi didattici e dei momenti di cura. Una situazione non sostenibile, né per le insegnanti né per i bambini. Proprio per questo, il ripristino della quinta sezione è stato deciso in extremis, per evitare che il nuovo plesso appena ristrutturato si aprisse al pubblico con spazi vuoti e classi sovraffollate. Un intervento razionale e necessario.

Resta però una nota amara che pesa come un macigno sull’entusiasmo della notizia: le docenti perdenti posto a seguito del ridimensionamento annunciato in primavera non saranno automaticamente riconfermate. Dovranno decidere se tornare nella loro vecchia sede, se ancora disponibile, oppure accettare un trasferimento in altro comune, in base alle necessità dell’ufficio scolastico. Una perdita di competenze e relazioni costruite nel tempo, che rischia di impoverire il tessuto educativo dell’infanzia locale.

Ora non resta che attendere l’avvio del nuovo anno scolastico per verificare se la riapertura della quinta sezione riuscirà effettivamente a soddisfare la domanda delle famiglie e a riportare equilibrio all’interno della scuola dell’infanzia Arcobaleno. Il clima di attesa è cauto, ma fiducioso. E in un contesto di denatalità e tagli, ogni passo verso un’offerta educativa più ricca e strutturata è un segnale da non sottovalutare.

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