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Strategia transfrontaliera tra Piemonte, Valle d’Aosta e Savoia: ecco di cosa si tratta

Al Colle del Moncenisio: festa delle Alpi come laboratorio di cooperazione e innovazione per il futuro alpino

Strategia transfrontaliera

Strategia transfrontaliera tra Piemonte, Valle d’Aosta e Savoia: ecco di cosa si tratta

Un luogo di frontiera può diventare un ponte solido tra popoli se vi si costruisce cooperazione. È quanto sta accadendo al Colle del Moncenisio, che il 30 e 31 agosto ospiterà la seconda edizione della Fête des Alpes, un appuntamento che va ben oltre il folclore e le degustazioni, e si propone come laboratorio politico, sociale e culturale per le Alpi del futuro.

Nel cuore delle montagne che dividono – o uniscono – Italia e Francia, si riuniranno istituzioni, amministratori locali, associazioni e cittadini per due giorni di incontri, spettacoli, riflessioni e progetti concreti. Un evento che vedrà protagonisti oltre 100 volontari italiani e francesi, più di 30 produttori locali e migliaia di partecipanti, come già accaduto nell’edizione precedente. Ma quest’anno, il cuore politico dell’iniziativa batte più forte: sabato 30 agosto verrà presentata la Dichiarazione d’intenti del progetto A-MONT, tappa fondamentale verso un accordo formale di cooperazione transfrontaliera previsto tra il 2025 e il 2026.

Il contesto scelto non è casuale. Il Colle del Moncenisio è da secoli un punto di passaggio strategico tra i due Paesi, testimone di guerre e alleanze, ora trasformato in simbolo di una governance condivisa tra la Regione Piemonte, la Regione Valle d’Aosta e il Dipartimento della Savoia. L’obiettivo è ambizioso: trasformare le Alpi nord-occidentali in una piattaforma di innovazione istituzionale, ambientale ed economica, all’interno del programma europeo Interreg A-MONT, finanziato con oltre 400.000 euro, di cui 142.250 destinati alla Regione Piemonte.

Alla presentazione al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, l’assessore alla Montagna Marco Gallo ha spiegato: “La Fête des Alpes è molto più di una festa. È il momento in cui la montagna prende voce come spazio europeo di cooperazione. Vogliamo affrontare lo spopolamento, la transizione ecologica e l’accessibilità lavorando insieme”. E ha poi aggiunto, commentando la Dichiarazione d’intenti: “Questo documento è il primo passo di un percorso concreto che guarda al 2026. Vogliamo costruire le Alpi del futuro puntando su quattro pilastri: accessibilità, attrattività, risposta alla crisi climatica e governance condivisa”.

Sulla stessa linea, Sonia Cambursano, consigliera della Città Metropolitana di Torino e vicepresidente ANCI Piemonte, ha rimarcato come “i problemi dei territori alpini sono condivisi: cambiamenti climatici, turismo sostenibile, mantenimento dei servizi essenziali. La Festa delle Alpi è un’occasione per ribadire che le risposte possono nascere solo dalla collaborazione tra territori e istituzioni”.

La governance multilivello è al centro dell’iniziativa. Come ha sottolineato Luciano Caveri, assessore agli Affari Europei della Valle d’Aosta: “Le montagne non dividono, uniscono. Il progetto A-MONT rappresenta una visione che supera i confini geografici e punta a uno sviluppo condiviso, fondato su sostenibilità, innovazione e coesione sociale”.

Hervé Gaymard, presidente del Consiglio dipartimentale della Savoia, ha ricordato che “il Dipartimento ha dato vita a questa iniziativa nel 2024, nel solco del Trattato del Quirinale, per rafforzare l’amicizia con i partner italiani. Oggi siamo orgogliosi che il testimone passi al Piemonte”. Quasi dieci soggetti istituzionali, italiani e francesi, stanno lavorando insieme per fare della Fête des Alpes un appuntamento permanente di cooperazione transfrontaliera.

Il progetto A-MONT si basa su quattro assi strategici chiave:

Accessibilità: sviluppare una mobilità sostenibile e transfrontaliera potenziando il trasporto ferroviario e le infrastrutture verdi. È un punto essenziale per le aree montane, spesso isolate o servite in modo inadeguato.

Attrattività: valorizzare il patrimonio culturale e naturale per incentivare i giovani a vivere in montagna. Questo significa anche migliorare i servizi, offrire lavoro qualificato e garantire opportunità formative nei territori alpini.

Sfida climatica: affrontare in modo coordinato gli effetti dei cambiamenti climatici. Dalla gestione delle risorse idriche alla biodiversità, fino alla transizione energetica, le Alpi rappresentano un ecosistema fragile da proteggere con politiche comuni.

Governance condivisa: creare reti culturali, educative e istituzionali transfrontaliere per rafforzare il dialogo tra le comunità alpine. Una nuova governance significa anche “fare territorio”, superando gli steccati amministrativi.

La Fête des Alpes non è solo progettazione istituzionale. È anche memoria e convivialità, festa e incontro. Degustazioni, mostre, concerti e spettacoli si alterneranno ai momenti politici, con l’obiettivo di costruire una narrazione condivisa delle Alpi come spazio vitale, da vivere e da proteggere. I prodotti delle terre alte, protagonisti della festa grazie a oltre 30 produttori locali, testimoniano la ricchezza di economie sostenibili e resilienti.

Nel 2023, l’edizione in Savoia aveva già mostrato la forza di questa iniziativa. Ora, con la firma della Dichiarazione d’intenti, si compie un passo ulteriore verso un accordo formale che sarà fondamentale per accedere a nuovi fondi europei e attivare progetti comuni.

Il progetto A-MONT e la Fête des Alpes indicano una strada: le Alpi possono essere protagoniste di un modello europeo innovativo, in cui identità locali, cooperazione e sostenibilità convivono e si rafforzano.

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